La fantastica intervista (in versione inglese per il momento) che Michael KISKE ha rilasciato in diretta a ROCK ON!
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Intervista ad Alex Staropoli (Rhapsody of Fire)
RHAPSODY OF FIRE – Intervista ad ALEX STAROPOLI (09.02.2016, Live at Rock On)
Ciao Alex. Benvenuto a ROCK ON!
Nonostante la Vostra popolarità abbia raggiunto, da tempo, livelli mondiali avete suonato, finalmente, nella vostra propria città (Trieste), solo recentemente…
AS : Finalmente ce l’abbiamo fatta! E non solo! Abbiamo aperto pure per gli Scorpions, e se vale il detto “non c’è due senza tre”, magari qualche altro concertone in futuro salterà fuori.
Il nostro sindaco vi ha già consegnato le chiavi della città o non ancora?
AS: Ahaha…non ancora, a breve…
Anche se Trieste è piccola e ci conosciamo un po’ tutti, voi avete sempre cercato di evitare di suonare in posti piccoli, nei baretti, per cui all’inizio anche se all’estero eravate già stra-famosi, qui non eravate così tanto noti
AS: Ti sbagli. All’inizio abbiamo anche suonato alla Sagra della Birra in Carso ed in un ristorante a Muggia (piccole province di Trieste ndr),poi ci siamo spostati verso la Germania e da lì è nato tutto…
Ricordo bene quegli anni, la vostra evoluzione, la scalata verso il vostro clamoroso successo. Come sta procedendo tra l’altro?
AS: Ottimamente! Siamo appena tornati dai Caraibi, con sosta in Giamaica.
Siamo stati al mitico 70,000 tons of Metal, dove abbiamo fatto due concerti sulla nave da crociera ed un “SoldOut” show, da 2500 persone, a città del Messico. E’ stata una bella iniezione d’energia, sia per noi personalmente, sia per la band, grazie agli incredibili fans che abbiamo incontrato, provenienti dal Sud America e da un po’ tutte le parti del mondo.
I Messicani sono veramente dei pazzi!
E tra un paio di settimane sarete nuovamente in partenza…
AS: Sì! Ai primi di Marzo saremo in Asia, Taiwan, Giakarta, indonesia e per due date in Giappone. In Indonesia sarà la nostra primissima volta, tra l’altro ho visto proprio oggi le foto ed il booklet, con il quale la FM Records ha fatto pubblicare il nostro disco anche là. Ufficialmente siamo distribuiti anche in Indonesia! Inoltre il promoter dello show è gasatissimo, sta postando annunci, poster, foto dapertutto…Siamo molto curiosi e non vediamo l’ora di esser laggiù!
Parliamo del Vostro nuovo Album? E’ uscito recentemente?
AS: Ufficialmente “Into The Legend” è uscito non molto tempo fa, in date differenti a seconda dei vari mercati, in Europa, America, o quello asiatico. E’ fresco fresco d’uscita. Diciamo che non ha ancora un mese di vita, ma ci sta già dando ottimi risultati, e stiamo ricevendo ottime recensioni al riguardo.
Scusami, nella fretta prima vi ho nominati semplicemente “Rhapsody” di cui tu sei stato il co-fondatore. Sappiamo benissimo della vostra scissione, Luca Turilli da una parte e voi con i Rhapsody of Fire. Se possiamo toccare l’argomento. Come sono le relazioni tra di Voi?
AS: Sì, sì possiamo parlarne liberamente. A livello di amicizia non è cambiato nulla, Ci conosciamo da quando eravamo veramente giovani. Luca aveva sedici anni, io diciasette. Eravamo e siamo ancora adesso, tanti anni dopo, come dei fratelli.
Ci siamo separati più che altro per motivi “lavorativi”, nel tentativo di fare qualcosa di diverso ed autonomamente. Ascoltando attentamente i nostri reciproci lavori, puoi capire chiaramente quanto i nostri gusti ora si differenzino, e quanto diverse siano le direzioni musicali che abbiamo intrapreso. Con i Rhapsody of Fire, con “Into The Legend” siamo andati in una direzione del tutto differente da quella di Luca Turilli con il suo ultimo lavoro.
Ultimamente la tua band ha aggiunto anche altri componenti provenienti da un’altra band storica della nostra città, i Sinestesia. Come mai? Hai voluto dare un tocco di “triestinità” al tuo progetto?
AS: Ah ah triestinità, nel senso buono del termine. All’inizio Roby De Micheli (il chitarrista ndr), io e Luca suonavamo assieme. Roby andava addirittura in classe assieme a Luca Turilli. Ci frequentavamo, ascoltavamo la stessa musica, avevamo le stesse abitudini. Per cui, alla fine la scelta di assoldare Roby nella nostra band è stata quella più ovvia e scontata. Lo stesso discorso vale anche per Alessandro (Sala, il nuovo bassista ndr) che è bravissimo, oltre che simpatico. Volevo una persona di Trieste, con la quale potermi relazionare facilmente. Per ora ci troviamo benissimo e speriamo di continuare così.
Com’è stato, per te e per loro, il poter aprire per gli Scorpions, nella vostra propria città?
AS: Noi l’avevamo buttata lì agli Scorpions:”Dai, siamo di Trieste…perchè non ci fate suonare con voi…”
Poi loro ci hanno offerto di aprire anche a Roma. Avremmo potuto suonare pure a Milano perchè ai Gamma Ray gli si era guastato il Tour Bus. Ma a quel punto era divenuto ormai troppo tardi. E’ stato bello suonare per migliaia di fans. Inoltre il Palazzo dello Sport di Trieste è praticamente dietro a casa mia, per cui la cosa, almeno per me, è stata veramente incredibile.
Ok, tu sei ormai navigato, ma come hanno retto l’emozione i “nuovi”
AS: Noi dal vivo siamo delle macchine. Siamo seri, non c’è spazio per “menate”. Andiamo sul palco con un’attitudine molto seria, anche se alla fine ci divertiamo, giochiamo e suoniamo. In realtà non abbiamo avvertito alcun emozione particolare o perlomeno, non ci siamo posti alcuna paranoia.
Tra le tante leggende che giravano nella nostra piccola città c’è quella che Midnight, lo storico cantante dei Crimson Glory, ahimè, prima di morire, sia venuto proprio qui a Trieste. Ne sai qualcosa?
AS: E’ verissimo. Inizialmente io e Luca Turilli eravamo stati in Florida per conoscere Midnight e perchè volevamo coinvolgerlo in un progetto che avevamo in mente. Lui purtroppo beveva parecchio in quel periodo per cui decidemmo di abbandonare l’idea. Poi dopo qualche anno io e mio fratello Manuel tornammo negli States e lo ritrovammo completamente cambiato. Più tranquillo e “pulito”.
Lui al di fuori dei Crimson Glory e dei suoi lavori da solista, non aveva mai collaborato con nessun altro. Si era detto contento della nostra iniziativa e a Natale del 2008 venne qui a Trieste. Doveva inizialmente stare qui una ventina di giorni, ma poi, alla fine, ha soggiornato a casa mia per quasi due mesi. In quel periodo, lui scriveva testi, componeva, lavoravamo assieme a questo progetto musicale.
Ricordo che durante il periodo di Natale era contentissimo, perchè si sentiva nuovamente “in famiglia” (visto che la sua in America l’aveva praticamente abbandonato) in mezzo ai miei genitori, mio fratello, i nipoti…
E’ stata una cosa veramente particolare, molto intensa ed emozionale. Mi vengono ancora i brividi a ricordare quello che lui mi cantava, i testi che riusciva a comporre. Dopo questi due mesi veramente intensi lui se ne tornò in Florida. Eravamo d’accordo che ci saremmo ritrovati a breve, in studio a registrare, ed invece, purtroppo è venuto a mancare.
Hai tempo per ascoltare altra musica? Quali bands e che musica ascolti solitamente?
AS: Ultimamente sto ascoltando solo una band: gli Alter Bridge!
Ok Alex, grazie del tempo che ci hai concesso. Visto che abiti molto vicino agli studi di Radio City Trieste ti aspettiamo qui, magari per una serata interamente dedicata ai “Rhapsody of Fire”!
AS: Ci conto! …ROCK ON!!
::: ENGLISH VERSION :::
RHAPSODY OF FIRE – ALEX STAROPOLI Interview (09.02.2016)
Ciao Alex. Welcome to ROCK ON!
Despite you’re very famous and play concerts everywhere on the world, you, only recently, suceeded to perform in your home town.
AS: Yeah. Finally we made it! And after that we also opened for Scorpions. As we said in Italy: After the 2nd there’ll be surely a 3rd time! So maybe in future, there will be some other big events.
Did our Major already gift you some awards? Like the keys for the town hall?
AS: (laughing): Not yet. Soon …
When your worlwide popularity rised up you still were not so famous in Triest and neither in Italy. How come? Maybe because you didn’t so oftenly play in small venues, bars, etc. in the city?
AS: No, you’re wrong. When the band had just began, we did perform in a restaurant in Muggia, we played at beer fairs and in some villages. Than we toured Germany – and this is where it all began.
I well remember those years, after your tour in Germany and in Europe, your success raised so fast! How is it going, now?
AS: Excellent! We just came back from Caraibi, we exihibited at prestiogious “70,000 tons of Metal” Festival, and not only played concerts on board of this cruise ship; we made one soldout show with 2500 guests in Mexico City too!
We recharged our batteries with a lot of positive energy. Thanks to all the fans who came from South America and all over the world to see us.
Mexicans are really crazy!
In few weeks you’ll depart again…
AS: Yeah. In early March we’ll travel to Asia, Taiwan, Djakarta and Indonesia. We’ll also have two shows in Japan. We will play for the first time in Indonesia. Our record company (FM) showed me photos and also the booklet of our new album today. Officially we are distributed in Indonesia too. The promoter down there is so excited! He puts messages, posters, events and photos online. Everywhere. We’re very curious and can not wait to finally perform there.
Let’s talk about your new album “Into The Legend”. When has it been released, officially?
AS: There were different dates for the European, the US and Asian markets. So it has been released at several dates indeed. In any case the new baby isn’t older than a month.
You were the co-founder of the original “Rhapsody“. Then after the famous “scism”, we had “Luca Turilli’s Rhapsody” and yours “Rhapsody of Fire”. Can we talk about the relationship of your and his band?
AS: Yeah we can talk about it, without any problem. Our friendship is still solid and never changed. We know each others for ages and were pretty young when we had founded “Rhapsody“ together. Luca was 16 years old, I was one year older. We still are brothers. We decided to separate for artistic reasons only, we both wanted to try different things. And today you can easily find the differences between our styles. If you listen to our albums you realize immediately that we have different tastes and different goals. With “Into The Legend” we’re going to a completely different artistic direction than Luca Turilli’s Rhapsody.
New members who recently joined your band are also from Trieste. How come?
AS: Long time ago, Roby DeMicheli (guitar), Luca Turilli and me, we were in a sort of school mates band. We were listening to the same kind of music, had similar habitudes. Roby and Luca were also in the same class. So at the end, it was a naturally consequence that Roby joined my band. Later on, even Alessandro (Sala, their new bass player) did the same. He’s great. As a human being and as a musician. I needed a person from Trieste, living in my same city. Everything is easier and, till now, is perfect. We hope it will be the same in future too.
How did it feel to be the support act of the Scorpions here in Trieste, in your city?
AS: We have had this amazing opportunity, then they offered us to perform in Rome too. And we also would have done it in Milan, as Gammy Ray had some technical problems with their TourBus. But it was too late for us. It was so great to play in front of thousands of fans. Considering that the venue in Trieste is in walking distance to my house, what happened it is still something “more than unbelieveable” in my eyes!
Ok, we know, you’re a well experienced musician. How were the new band members doing and reacting during such amazing experience?
AS: Our band is strong. On stage our attitude is very professional and serious even if, of course, we had fun while we play. None of us felt a particular emotion or had any particular problem.
There is this myth that Midnight, the famous Crimson Glory vocalist, visited our city before he died. Do you know if this legend is true?
AS: It’s absolute true! Long time ago Luca Turilli and me went to Florida to get to know him and to ask him to participate at a project. Unfortunately those days, Midnight had some problems with alcohol abuse. Luca and me than decided to skip the plan. A few years later my brother Manuel and me visited Florida and Midnight was sober and clean. Apart from his time with Cirmson Glory and his solo career he never had done anything else. So he agreed to join our project. Consequently He came to Trieste in december 2008. It has been planned that he would stay a couple of weeks only. At the end he spent almost two months in my house. He was happy here, He wrote lyrics, worked a lot, composed music. Actually he was more than happy as he finally felt like being part of a family again. In the United States he didn’t have a family anymore. Midnight spent his X-Mas holidays with me, my parents and my brother. It was a really intense and particular experience for all of us. I still have shivers remembering that period we lived together. What he sung for me, the music he wrote. After these two unbelievable months he went back to Florida. We agreed to meet again in a recording studio, but, sadly…he died.
Do you have time to listen to music? And if so, from which band?
AS: Lately I’m listening only to one band: Alter Bridge!
Ok Alex, thanks for your time! Considering that Radio City Trieste studios are in walking distance to your house, we’re waiting for you here, to dedicate an entire Radio Show to you and “Rhapsody of Fire”!
AS: Yeah! Count on us…ROCK ON!!
Interview with Thomas Youngblood (Kamelot)
Interview mit Thomas Youngblood (Kamelot)
Pratteln (Schweiz), den 19. September 2015
interview mit Thomas Youngblood (Kamelot)
Die Fragen stellte Maxx Barzelatto. Unterstützt wurde er von Sabrina Deckert
Die Tour hat gerade erst begonnen und wir sind hier für „Rock On“ mit Kamleot. Einer der besten Bands in unserem Programm, seit …. seit wie vielen Jahren, Thomas?
TY: Seit den vergangenen 25 Jahren glaube ich? Vielleicht seit den vergangenen fünf Jahren.
Ihr seid also wieder auf Tour?
TY: Ja und es läuft super. Wir haben glaube ich gerade vor drei Tagen angefangen. Zuerst haben wir in Paris gespielt, gestern in Köln und heute im berühmten Z7 in Pratteln.
Eine der besten Hallen Europas.
TY: Großartige Bühne, großartiges Licht, das Catering, großartige Fans – wir sind gespannt.
Welcher Tag ist der schlimmste der Tour? Der erste, der zweite, der dritte Tag? Wie lange braucht ihr, bis ihr in Form seid?
TY: Hm. Das weiß ich nicht. Es ist schwer zu sagen – das variiert. Wir dachten, dass die erste Show echt hart werden würde weil wir keine Zeit zum Proben hatten und neue Lieder spielen. Aber der Auftritt war toll. Ich glaube wenn du davor alles vorbereitest und dich mit allen triffst – ist das der Schlüssel.
Dieses Mal ist Tommy also nicht zur Probe in die USA gekommen?
TY: Nein, wir waren super beschäftigt, jeder hat seinen Zeitplan zu Hause. Ich habe Kinder, die Schule hat gerade begonnen also fahre ich die Kinder zur Schule und kümmere mich um das alles. Wir sind jetzt an dem Punkt angekommen, an dem es reicht, wenn wir uns zu einem längeren Soundcheck vor dem ersten Auftritt treffen und das passt dann.
Und der schönste Tag der Tour ist dann der letzte weil ihr wieder nach Hause kommt?
TY: Mit einem lachendem und einem weinenden Auge. Es ist die letzte Show und wir sind in einer großen Halle mit viel Drumherum. Wenn wir in Tilburg sind, haben wir Pyros und all das. Aber natürlich freut man sich, nach Hause zu kommen und die Familie zu sehen. Dennoch ist es immer einer der besten Auftritte der ganzen Tour. Wie gesagt: ein lachendes und ein weinendes Auge.
Und natürlich müsst ihr Werbung machen für euer neues Album. Wie läuft’s?
TY: Es läuft super. Ich meine das Album. Wir hatten sehr viel Glück – erst mit „Silverthron“ und jetzt mit „Haven“. Sie schießen alles andere bei den Verkaufszahlen und allem anderen ab. Wir sehen, dass eine ganz neue Fanbase aufgetaucht ist – zusätzlich zu der, die wir schon hatten. Eines meiner Ziele war es, mit „Silverthorn“ zum einen die Kamelot-Geschichte fortzuschreiben, aber eben auch zu wachsen. Und das müssen wir tun.
Ja, ich habe viele junge Leute gesehen, eine neue Generation. Ihr gehört nicht mehr nur den älteren Semestern … (lacht).
TY: Wenn du zehn Jahre zurück denkst wirst du schon sehen, dass wir immer einen guten Mix an Fans hatten – von 13- oder 14-Jährigen bis zu 50-Jährigen. Meiner Meinung nach sind wir gesegnet dass wir Musik machen, die mehreren Generationen gefällt – aber auch Fans mehrerer Genres.
Als ihr das neue Album gemacht habt, habt ihr da an eurer Arbeitsweise etwas verändert? Hast du als das Mastermind gearbeitet? Waren Oliver und Tommy mehr involviert beim Schreiben der Songs?
TY: Ja, es war ähnlich wie bei „Silverthorn“. Oliver und ich haben sehr eng zusammengearbeitet. Und er kommt mehr und mehr ins Produzieren rein. Sasha (Paeth, red) war der Produzent, aber diesmal hatten wir Jacob Hansen der das Album gemastert hat und ich glaube, das gibt dem Ganzen einen etwas anderen Klang – verglichen mit „Silverthorn“ vielleicht einen etwas härteren. Es war also ein ähnlicher Prozess wie bei „Silverthorn“ aber wir haben das glaube ich auf ein anderes Level gehoben.
Behaltet ihr es bei, dass die Trackliste zum Großteil aus Liedern der vorangegangenen Alben und älteren Liedern besteht? Ändert ihr sie jedes Mal?
TY: Der Schwerpunkt liegt auf „Haven“ und „Silverthorn“, was meiner Meinung nach Sinn macht. Es ist eine neue Ära für die Band. Natürlich spielen wir noch „Karma“ und diese Lieder. Aber dennoch haben wir alle ein bisschen durchgemischt für diese Tour. Wir beginnen und wir enden auch nicht mit dem Stück, das die Fans gewohnt sind. Das ist etwas, das wir wahrscheinlich schon vor ein paar Jahren hätten tun sollen aber ich bin zufrieden, dass wir jetzt endlich das Set ein bisschen verändern. Um es nicht nur für die Fans, sondern auch für uns interessant zu machen.
Wenn ich mich nicht täusche habt ihr zum ersten Mal zwei Song vom neuen Album in London gespielt, oder?
TY: Nein, ich glaube es war nur „Veil Of Elysium“. Es war im April, die Platte kam erst im Mai raus – also spielten wir es ein bisschen früher. Ich war nicht sicher gewesen, ob das eine gute Idee war aber ich bin glücklich, dass wir es getan haben und es lief gut. Wir können es kaum erwarten, nach Großbritannien zurückzukommen. Ich hoffe, dass wir das im April machen können. Um auch mehr zu machen – vielleicht drei oder vier Shows.
Ja, denn das ist jetzt ja nur der erste Teil der Tour.
TY: Genau. Im Moment schauen wir noch nach Terminen für April. Mitte bis Ende April. Wir spielen auf dem Karmøygeddon Metal Festival in Norwegen am 29. April, dann wollen wir Trondheim machen. Aber für davor schauen wir nach Auftrittsmöglichkeiten beispielsweise in Prag und Wien. Vielleicht in Triest.
Welche weibliche Stimme habt ihr diesmal mit dabei?
TY: Wir haben Vanja Wikström dabei. Sie ist auch die Sängerin von Therion. Und sie ist unglaublich – sie kann alles. Sie kann alles singen, was wir brauchen, sie kann sogar growlen – und sie bringt so viel Spaß in die Tour, sie ist verrückt. Also macht sie das jetzt. Alissa (White-Gluz, red), trifft uns in Japan im „Loud Park“ da ihre Band (Arch Enemy , red) da schon sein wird. Und was im kommenden Jahr passiert, wissen wir noch nicht. Das ist einer der Gründe, warum ich keine feste weibliche Rolle in der Band haben will – denn ich mag es, diese Freiheit zu haben.
Meiner Meinung nach bist du die Nummer eins wenn es darum geht, Sängerinnen und Vorbands auszuwählen. Du hast dich noch nie geirrt, noch nie einen Missgriff gelandet.
TY: Oh! Ich meine: Hoffentlich habe ich ein gutes Ohr und gute Augen, um Talente zu erkennen. Dass ich von Klein auf ein James-Bond-Fan war, hilft mir dabei hoffentlich.
Der nächste Halt eurer Tour wird der „Loud Park“ in Japan sein. Das erste Mal für euch, stimmt’s?
TY: Das erste Mal im „Loud Park“, ja. In Japan waren wir schon ein paar Mal – aber wir werden zum ersten Mal im „Loud Park“ sein. Für die Band ist das eine ganz neue Zuhörergruppe dort. Hoffentlich werden wir im kommenden Jahr, vielleicht im Juni, nochmal nach Japan kommen und eine Headliner-Tour machen. Dann machen wir den zweiten Teil der USA-Tour und im November, Dezember werden wir wieder „Dragonforces“ als Specialguest dabei haben. Es macht so viel Spaß mit den Jungs zu touren. Und sie sind wirklich, wirklich nette Leute.
Diese Mal habt ihr „Gus G“ dabei.
TY: Diesmal haben wir „Gus G“ und „Kobra and The Lotus“ mit dabei. Beide sind der volle Bringer. Wirklich, wirklich. Und nette Leute.
Suchst du die Bands immer persönlich aus?
TY: Ja. Gus zum Beispiel kenne ich noch aus seiner Zeit mit „Firewind“ und er hat ja auch bei einem Album mal mitgemacht. „Kobra and The Lotus“ kenne ich erst seit Kurzem, denn mein Kumpel Bill Hudson spielt Gitarre mit ihnen. Also dachte ich, das wäre eine interessante Band für die europäischen Fans, denn sie haben hier noch nicht so viel gemacht.
Denkt ihr über ein neues Video nach?
TY: Ja. Wenn wir im „Loud Park“ spielen werden wir wahrscheinlich die ganze Show aufnehmen. Es wird wohl Live-Zeug geben. Vielleicht „Revolution Live“ – oder Ähnliches. Ich würde gerne ein ganzes Video für „Revolution“ machen. Aber ich muss mit Napalm Records reden, sie dazu bringen, dass sie es zahlen und dann könnten wir es möglich machen. Sollte jemand noch nicht „Haven“ haben, holt es euch. Wir sind stolz auf die Platte.
Am 8. Oktober spielt ihr in Mailand, im April 2016 vielleicht in Triest. Magst du den italienischen Fans noch was sagen?
TY: Es ist lange her, dass wir in Mailand gespielt habe. Wir freuen uns darauf, zurückzukommen. Und ihr solltet besser kommen, oder ihr braucht nie mehr zu kommen (lacht). Dann spielen wir nur noch in Triest.
Intervista a Thomas Youngblood (Kamelot)
Intervista a Thomas Youngblood di Maxx Barzelatto
Pratteln, Svizzera 19 Settembre 2015
Il Tour è appena iniziato e siamo qui con i Kamelot, sicuramente una delle band più gettonate nel nostro programma radio “ROCK ON”…ormai da quanti anni, Thomas??
TY: Mh direi 25??…gli ultimi cinque più intensamente.
E siete nuovamente in Tour…
TY: Già. E sta andando tutto alla grande. Abbiamo iniziato solamente tre giorni fa, prima a Parigi, ieri a Colonia, oggi siamo al famoso Z7, qui in Svizzera. Una delle migliori Venue d’Europa: grazie al palco, all’impianto luci, il catering, sarà pieno di nostri fans…insomma siamo molto eccitati!
Qual’è il peggior momento del tour? La seconda, la terza serata o non necessitate di tanto tempo per “ingranare”?
TY: Non saprei, dipende. Pensavamo che il nostro primo show potesse essere un po’ inferiore, in quanto non abbiamo avuto il tempo di trovarci tutti a provare. Considerando pure che abbiamo delle canzoni nuove da proporre. Ed invece lo show è andato comunque alla grande. Credo che la chiave di tutto siano i preparativi, ed il fatto di incontrarci tutti prima di iniziare.
Questa volta Tommy non è volato negli States a provare per questo tour?
TY: No, siamo stati tutti molto impegnati. Prendi me, per esempio. La scuola è iniziata, ho dei figli, li scarrozzo io tutte le mattine… Per cui siamo arrivati al punto che ci siamo potuti incontrare tutti praticamente solo durante la prima data, nella quale abbiamo fatto un lungo soundcheck.
Mentre la miglior data è solitamente l’ultima? Quando sapete che è finalmente giunto il tempo di tornarsene a casa…
TY: L’ultimo è un giorno ”agrodolce”, anche perchè solitamente suoniamo in posti più grandi, usiamo produzioni più imponenti, con i fuochi, come avremo, ad esempio, a Tilburg. Ovviamente siamo tutti eccitati all’idea di tornare alle nostre famiglie. L’ultima è sicuramente una delle migliori date di tutto il tour.
Immagino stiate promuovendo il vostro nuovo disco. Come sta andando?
TY: Sta andando alla grande! Siamo stati fortunati con “Silverthorn” ed ora “Haven” che stanno surclassando i nostri dischi precedenti, non solo nelle vendite. Abbiamo dei nuovi fans, che si vanno ad aggiungere a quelli che già ci seguivano in precedenza. Uno dei miei obbiettivi primari, con “Silverthorn”, era il dare una certa continuità alla saga dei Kamelot, ma anche quello di continuare la nostra crescita artistica.
In effetti ho visto parecchi giovani ai vostri concerti. E ne son felice. Così non dovrete più dipendere solamente dai vecchi fans come me…[risate]
TY: Ma a pensarci bene, già dieci anni fa, ai nostri concerti c’era un bel mix di fans che andavano dai 13,14 anni d’età fino ai 50… Siamo fortunati, la nostra musica attecchisce tra le svariate generazioni ed anche tra cultori di diversi generi musicali.
Avete cambiato qualcosa nella produzione del vostro nuovo album o avete fatto tutto come al solito? Non so, avete coinvolto di più Oliver e Tommy nel processo di songwriting, giusto per fare un esempio…
TY: E’ stato tutto molto simile a “Silverthorn”. Io ed Oliver abbiamo lavorato molto assieme. Si sta dedicando sempre più alla produzione. Sasha (Paeth ndr) è ancora con noi, anche se il mastering, questa volta, è stato curato direttamente da Jacob Hansen. Credo che lui ci abbia dato un suono un po’ più differente dal solito. Un po’ più heavy rispetto a “Silverthorn”. Per cui il processo è stato simile a “Silverthorn” ma abbiamo fatto un passettino ancora più in alto.
Dedicherete più spazio alle canzoni del nuovo album in sede live, o mantenete, più o meno, la stessa scaletta, tutte le sere?
TY: Sarà una scaletta incentrata principalmente su “Haven” e “Silverthorn” ed è una scelta giusta, secondo me.
La band sta vivendo una nuova Era. Ovviamente suoneremo ancora “Karma” e canzoni simili, ma abbiamo deciso di fare parecchi cambiamenti in questo tour. Non apriamo con le solite canzoni, non finiamo con le canzoni che la gente già conosce bene. Probabilmente è un cambiamento che avremmo dovuto fare già un paio di anni fa, ma son felice, che, finalmente, abbiamo deciso di farlo ora. E adesso tutto è più interessante e divertente, non solo peri fans, ma anche per noi stessi.
Se non sbaglio avevate già proposto, per la prima volta, due estratti dal nuovo album, all’inizio di quest’anno a Londra.
TY:No. Abbiamo eseguito dal vivo solo “Veil Of Elysium” lo scorso Aprile. Visto che il disco non sarebbe stato pubblicato prima di Maggio, avevamo deciso di suonarla un po’ di volte, come anticipazione. Non ne ero sicuro del tutto, ma alla fine son contento della nostra decisione finale e della resa live della canzone. Non vediamo l’ora di tornare in UK. Non solo per uno show, spero di poterne fare di più. Almeno 3 o 4, nell’Aprile del prossimo anno.
Anche perchè questa è solo la prima parte del vostro Tour…
TY: Sì. Stiamo già pianificando la seconda parte per metà/fine aprile del 2016. Al momento, abbiamo confermato solo il Karmøygeddon Metal Festival, in Norvegia (a Kopervik ndr), il 29 Aprile, e molto probabilmente faremo pure Trondheim. Ma prima cercheremo di suonare a Praga, Vienna per esempio…forse a Trieste…
Quali coriste/voci femminili vi portate in Tour questa volta?
TY:Avremo con noi Vanja Wikström, la cantante dei Therion. Lei è veramente un fenomeno. Può cantare qualsiasi cosa nostra, anche in growl. Ed è pure molto divertente come persona, un po’ pazzoide. Mentre incontreremo Alissa (White-Gluz ndr), al Loud Park Festival in Giappone, in quanto anche la sua band (Arch Enemy ndr) si esibirà allo stesso Festival. Per il prossimo anno, ancora non lo so. Ed è questa la ragione principale, per la quale non ho mai voluto assegnare un ruolo fisso per la vocalist femminile della nostra band. Proprio per poter godere della massima libertà.
Beh, credo che quanto a scelta di ruoli femminili nei Kamelot, tu sia veramente il numero uno. Non hai mai sbagliato un colpo… [risate]
TY:Diciamo che ho un buon orecchio, oltre che un buon occhio, per scovare talenti femminili. Mi piace pensare che questo l’ho imparato probabilmente perché, sin da bambino, sono stato un fan di James Bond…
Ritornando al Loud Park Festival. Questa sarà la prima volta per i Kamelot, vero?
TY:Faremo il nostro esordio al Loud Park Festival, mentre in Giappone ci siamo stati parecchie volte. Spero a giugno del prossimo anno di poterci tornare con un tour da headliners. Poi avremo la seconda parte del Tour negli Stati Uniti in Novembre e Dicembre. Ci porteremo dietro nuovamente i Dragonforce, con i quali ci siamo divertiti moltissimo in Tour. Sono veramente dei grandi!
Mentre in Europa avete scelto di continuare con Gus G
TY:Con Gus ed i Kobra and The Lotus, come prima band d’apertura. Entrambi sono dei killer! Nonchè delle ottime persone.
Ma scegli sempre di persona le bands che vi seguiranno in Tour?
TY:Certamente! Gus lo conosco da anni, sin dai tempi coi Firewind (che hanno suonato in qualità di guests dei Kamelot, in più di un’occasione ndr), in più ha partecipato lui stesso nei nostri album. I Kobra and The Lotus li ho scelti, perchè il mio amico Bill Hudson è il loro chitarrista. Ho pensato che potevano essere interessati a seguirci qui in Europa. Anche per farveli conoscere, visto che non hanno mai suonato da queste parti.
State pensando di pubblicare qualche altro video-clip?
TY:Si. molto probabilmente registreremo interamente lo show giapponese al Loud Park, così avremo materiale dal vivo. Probabilmente faremo una versione live di “Revolution”, ma devo prima discuterne con la Napalm Records che dovrà decidere e soprattutto finanziare il tutto. Assicuratevi di avere “Haven” Siamo veramente contenti della sua riuscita!
Sarete a Milano l’8 Ottobre, poi in Aprile probabilmente a Trieste. Ti va di dire qualcosa ai tuoi fans italiani?
TY:E’ da parecchio tempo che non suoniamo a Milano per cui siamo veramente contenti di poterci ritornare. E dovranno venire a vederci tutti perchè altrimenti non ci torneremo mai più! Faremo solo Trieste!! [risate]