Dall’ Almanacco Mercury
È la sera del 29 agosto 1969 . Un paio di settimane prima è uscito “Stogees”, l’album di debutto della band di Iggy Pop.
I ragazzi godono però di una brutta fama : sono indisciplinati e violenti. Nei suoni, nell’ attitudine, nei testi delle canzoni e negli atteggiamenti sul palco. Quello di stasera ai World’s Fairground, nel Queens, rischia di essere uno show esplosivo, e i promoter dell’evento sono seriamente preoccupati, considerata la fama dei ragazzi. Ma le cose vanno addirittura peggio del previsto. Già, perché mentre Iggy Pop è sul palco, qualcuno gli tira una bottiglia, che lo manca, ma che si frantuma a terra andando in 1000 pezzi. Il pavimento è coperto da cocci di vetro molto taglienti. D’improvviso, e apparentemente senza ragione alcuna, Iggy si getta a terra e inizia a rotolare sui pezzi di vetro, ferendosi in modo grave alle braccia e al torace. Sanguina copiosamente. Ma non è finita. Iggy, tra la sorpresa generale, si tuffa “ad angelo” sul pubblico, inaugurando quella che diventerà una sua consuetudine, ma anche quella di molte rockstar, ovvero lo “stage diving” (“Volevo far fluire l’energia in tutto il corpo”, spiegherà in seguito, “Non mi rendevo conto di quello che stavo facendo. Ero come in trance”)