TRIESTE – Inquietante è il minimo per definire la prestazione della Triestina che regala letteralmente ai marchigiani i tre punti – e fanno sei tra andata e ritorno – con una prestazione assolutamente incolore, priva della cattiveria che una compagine che vuole far qualcosa nei play-off dovrebbe avere.
Gli alabardati non sono mai stati capaci di cambiare il ritmo, di cercare di aggirare il fortino eretto dai marchigiani davanti alla loro area, di provare qualche giocata in verticale, di tentare qualche tiro in porta anche dalla distanza.
Non ci fosse stato l’episodio innescato dal retropassaggio di Troiani che ha mandato in porta Rolfini a metà della ripresa, con tutta probabilità il nulla di fatto non si sarebbe schiodato.
Nel dopo partita Nicola Princivalli si prende le colpe per non aver saputo motivare i suoi giocatori cercando di tenerli fuori dalla sconfitta, ma la sensazione è che agli alabardati in campo manca sempre la convinzione per uscire dal tran-tran che mette in discussione i play-off o, per lo meno, quel che potrebbero fare nella post-season se riusciranno ad entrarci.
La partita: una conclusione alta di Petrella, l’unica vera occasione alla mezz’ora, quando Lambrughi – uno dei pochi che si salva – parte dalla sua area, arriva in area e chiude il triangolo con Arma. Peccato che la sua conclusione in scivolata vada fuori sul palo lontano.
Una conclusione di Coletti da fuori, poi tentativo di Porcari all’inizio ripresa ed alla mezz’ora la doccia fredda. Troiani sbaglia passaggio, palla a Rolfini che, entrato in area, supera Boccanera.
Poi l’assedio finale, inutile quanto sterile, prima di sentire, forse per la prima volta in stagione, i fischi sonori della curva.
Domenica ultima trasferta della stagione sul campo della Feralpi Salò.
Guerrino Bernardis per Radio City Trieste
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