PORTO SAN GIORGIO – Se i ragazzi di coach Dalmasson erano attesi ad un pronto riscatto dopo la cocente delusione di una settimana fa, la squadra ha risposto nel migliore dei modi, portando a casa due punti meritatissimi, frutto di una partita condotta dal primo all’ultimo minuto.
Risultato che ha molteplici effetti positivi: oltre a donare il primo posto assoluto in A2 all’Alma (Bologna ha perso a Mantova, ma Casale ha vinto a Scafati e dunque avrebbe superato i triestini in caso di sconfitta), posizione che porta in dote il notevole vantaggio di poter giocare in casa tutte le eventuali “gara 5” ai playoff, permette alla squadra biancorossa di lanciare un chiaro messaggio alle dirette rivali, mostrandosi capace di espugnare un campo difficilissimo, con avversari motivati a conquistare il quarto posto finale.
L’Alma ritrova in settimana tutti gli effettivi, anche se Da Ros viene tenuto precauzionalmente a riposo per un lieve risentimento muscolare e Dalmasson sceglie di lasciare a riposo capitan Coronica nel turnover dei “senior”.
Si rivede sul parquet per qualche minuto Juan Fernandez, ed in prospettiva questa è un’ottima notizia per Trieste, che si ritrova una devastante arma tattica in più: con il Lobito in cabina di regia si potrà infatti scatenare tutto il potenziale offensivo in posizione di guardia del neoarrivato Federico Mussini, capace anche alla terza uscita di prendere per mano la squadra e sostenerla nei momenti di maggiore difficoltà.
L’Alma può godere finalmente anche del miglior LBO della stagione: Laurence Bowers, limitato per lungo tempo da acciacchi di vario tipo, sta finalmente dimostrando in queste settimane il motivo per il quale è stato a lungo corteggiato dallo staff tecnico triestino. Un leader assoluto, un giocatore di una intelligenza cestistica non comune coniugata ad una tecnica superiore alla media in categoria.
Infine, nell’ultima e più importante trasferta della stagione regolare Dalmasson ritrova un Green concreto, concentrato, attento, preciso e determinante: il Green, in altre parole, formato casalingo del girone d’andata.
Risultato che ha molteplici effetti positivi: oltre a donare il primo posto assoluto in A2 all’Alma (Bologna ha perso a Mantova, ma Casale ha vinto a Scafati e dunque avrebbe superato i triestini in caso di sconfitta), posizione che porta in dote il notevole vantaggio di poter giocare in casa tutte le eventuali “gara 5” ai playoff, permette alla squadra biancorossa di lanciare un chiaro messaggio alle dirette rivali, mostrandosi capace di espugnare un campo difficilissimo, con avversari motivati a conquistare il quarto posto finale.
L’Alma ritrova in settimana tutti gli effettivi, anche se Da Ros viene tenuto precauzionalmente a riposo per un lieve risentimento muscolare e Dalmasson sceglie di lasciare a riposo capitan Coronica nel turnover dei “senior”.
Si rivede sul parquet per qualche minuto Juan Fernandez, ed in prospettiva questa è un’ottima notizia per Trieste, che si ritrova una devastante arma tattica in più: con il Lobito in cabina di regia si potrà infatti scatenare tutto il potenziale offensivo in posizione di guardia del neoarrivato Federico Mussini, capace anche alla terza uscita di prendere per mano la squadra e sostenerla nei momenti di maggiore difficoltà.
L’Alma può godere finalmente anche del miglior LBO della stagione: Laurence Bowers, limitato per lungo tempo da acciacchi di vario tipo, sta finalmente dimostrando in queste settimane il motivo per il quale è stato a lungo corteggiato dallo staff tecnico triestino. Un leader assoluto, un giocatore di una intelligenza cestistica non comune coniugata ad una tecnica superiore alla media in categoria.
Infine, nell’ultima e più importante trasferta della stagione regolare Dalmasson ritrova un Green concreto, concentrato, attento, preciso e determinante: il Green, in altre parole, formato casalingo del girone d’andata.
La cronaca si riassume in poche parole: Trieste parte fortissimo con Bowers e Mussini e rimane avanti fino al termine, nonostante ripetuti tentativi del duo Amoroso-Powell di riportare sotto Montegranaro.
Ad ogni tentativo di rimonta (il divario fra le squadre aveva ad un certo punto raggiunto i 14 punti per poi ridursi a 4 lunghezze a 4 minuti dal termine) corrisponde una reazione triestina con il controbreak. L’8-0 finale consente stavolta di gestire con disinvoltura anche gli ultimi minuti di gara.
Ad ogni tentativo di rimonta (il divario fra le squadre aveva ad un certo punto raggiunto i 14 punti per poi ridursi a 4 lunghezze a 4 minuti dal termine) corrisponde una reazione triestina con il controbreak. L’8-0 finale consente stavolta di gestire con disinvoltura anche gli ultimi minuti di gara.
Ora Trieste, con il fattore campo a favore fino alla fine, se la dovrà vedere con Treviglio (cliente non certo comodissimo, specie dopo l’ingaggio di JJ Frazier) al primo turno.
Poi, si vedrà. Intanto, godiamoci Trieste capolista.
Poi, si vedrà. Intanto, godiamoci Trieste capolista.
Francesco Freni per Sport In The City
in onda ogni lunedì alle 18:00 su Radio City Trieste