Ben ritrovati cari amici e benvenuti al secondo appuntamento di Parola di Geco, la rubrica mensile che vi racconta tutto quello che riguarda la musica e che solitamente passa inosservato.
Alcuni mesi fa mi è stato chiesto da un appassionato di Patti Smith, di poterlo aiutare nel capire chi fosse il fotografo che durante il concerto del primo agosto di un anno fa a Villa Manin, per tutta la durate dello spettacolo ha presenziato sul palco e fotografato l’intera esibizione.
La curiosità sorgeva non solo dalla posizione privilegiata per la realizzazione degli scatti, ma anche perché era l’unico fotoreporter rimasto dopo i tempi solitamente concessi agli altri suoi colleghi. Gli esiti delle mie ricerche hanno svelato l’identità di un personaggio davvero interessante, un professionista del settore invitato quella sera dalla stessa Smith.
Si tratta di Roberto Villa, storica figura milanese della fotografia che nel corso della sua carriera ha potuto fotografare di persona anche Pasolini, e alcuni suoi scatti sono esposti al Centro Studi Pasolini di Casarsa.
Un’ospite speciale per la Smith, nota appassionata pasoliniana che ha voluto dedicare la serata di Codroipo al maestro friulano intitolando il suo concerto “Concert for Pasolini”, come recitava anche il poster dell’evento. Proprio per quest’occasione Patti Smith ha voluto Roberto Villa sul palco con lei, concedendogli il privilegio di un pass speciale ed esclusivo solo per lui.
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Il ritorno del vinile da alcuni anni a questa parte ha ovviamente rimesso in moto il mercato del giradischi, senza il quale i nostri amati oggetti musicali circolari non possono venir ascoltati. Le case produttrici hanno iniziato a produrne di nuovi e hanno ripreso in mano vecchi modelli riproponendoli con nuovi design anche con l’aggiunta di dispositivi tecnologici che riversano in formato digitale quanto ti permettono di ascoltare. Ora il mercato però non solo dispone di questi strumenti apparsi nuovamente sulla scena, ma addirittura agli amanti del gusto vintage vengono offerti articoli riprodotti fedelmente a quelli di un tempo che sembrano usciti da vecchi film in bianco e nero oppure da qualche vecchio salotto di mezzo secolo fa. Come se non bastasse a qualcuno è venuta addirittura l’idea di produrre un giradischi con il piatto verticale. Modelli e prezzi disponibili in rete per tutti i gusti e portafogli.
Riprendiamo con il nostro viaggio a puntate tra i dj triestini. Questa volta in chiusura di appuntamento torniamo a parlare dei “Signori della dancefloor”, ovvero coloro che ci fanno ballare o comunque passare delle belle serate sulle note della nostra musica preferita.
Figura di riferimento nelle serate triestine, legato anche alla trasmissione Sadik Fashion condotta assieme ad Andrea Milia su Radio Fragola, il nome di Fish J è sulla bocca di tutti gli amanti della buona musica, soprattutto se si tratta di Dark e New Wave.
Tutto è cominciato in una piovosa giornata degli anni ’80 a Perugia, dove il nostro protagonista è rimasto folgorato da questi due generi musicali scoperti per caso in un negozio di vinili dentro del quale aveva cercato riparo.
Da quel momento una costante e irrefrenabile ricerca di soli dischi è stata lo sfogo della passione di Fish J per la musica, fino a che su suggerimento di un amico abbagliato dalla bellezza degli innumerevoli titoli della sua vasta raccolta, ha deciso di fare il grande passo verso la consolle.
Dario Pesce, così all’anagrafe, è uno che prepara minuziosamente le sue serate, non solo nella dovuta e attenta scelta dei brani da suonare, ma anche nell’abbigliamento con il quale sale in cattedra. Quindi spazio solo a giradischi e vinili per non perdere l’anima della musica. Attenzione però perchè quando suona Fish J, si va per ascoltare musica e non semplicemente per ballare o fare le sfilate di moda davanti agli altri. Fb: Dario Fish J Pesce.