Azalea Promotion porta a Trieste la nona tappa del tour ”The 12th Room” del pianista,compositore e direttore d’orchestra Ezio Bosso, in un Teatro Rossetti gremito all’inverosimile (d’altronde ogni concerto dell’artista torinese risulta essere ”Sold Out” già dai primi giorni di prevendita).
Ezio Bosso,44 anni, ha imparato a leggere lo spartito ancor prima delle lettere, e a 4 anni già suonava. Da ragazzino per 3 anni è stato bassista degli Statuto, presto abbandonati per la musica classica. A 16 anni il debutto come solista. Compositore, direttore (anche della London Symphony), ha firmato anche la colonna sonora di ”Io non ho paura” di Gabriele Salvatores e di altri celeberrimi film. Nel 2011 ha dovuto sottoporsi ad un intervento al cervello, per l’asportazione di una neoplasia che lo ha precipitato, parole sue, in ”una storia di buio”. Dopo l’intervento infatti è stato colpito da una malattia autoimmune. Aveva disimparato a parlare e a suonare, ha dovuto riapprendere tutto. Ma non si è fermato.
Solo nel 2015 ha inciso il primo disco ”The 12th Room”, doppio cd per piano solo registrato con il pubblico in sala a Gualtieri (Reggio Emilia).
Ezio Bosso si esibisce con il suo “amico” Pianoforte Gran Coda Steinway & Son della collezione Bussotti-Fabbrini, appositamente preparato sulle specifiche dal Maestro Piero Azzola, e utilizza uno sgabello versatile e di supporto chiamato “12” e nato dalla collaborazione con l’architetto Simone Gheduzzi di Diverse Righe Studio. Il concerto ha regalato una miriade di emozioni e di suggestioni, e più di qualche spettatore presente in sala ha avuto le lacrime agli occhi, vista l’intensità, il trasporto e il tourbillon emotivo che il simpaticissimo e disponibilissimo artista ha regalato ad ognuno di noi.
Prima di eseguire ogni brano, Ezio Bosso ha dato delle ”dettagliate” spiegazioni sulla costruzione e ”sull’anima” dello stesso, citando altresì Chopin, Liszt,, Thierrèe, Emily Dickinson e molti altri artisti che per la sua musica sono stati di fondamentale importanza. La musica come la vita si può fare solo in un modo, Insieme. La musica è una vera magia, è la nostra vera terapia. Queste sono le frasi delle quali Bosso fa un vero e proprio modus vivendi, e che noi approviamo in toto.
The 12th Room, ovverossia 12 stanze, è il titolo del suo primo album, ed Ezio lo racconta così: “Si dice che la vita sia composta da 12 stanze. 12 stanze in cui lasceremo qualcosa di noi che ci ricorderanno. 12 le stanze che ricorderemo quando saremo arrivati all’ultima. Nessuno può ricordare la prima stanza dove è stato, ma pare che questo accada nell’ultima che raggiungeremo. Stanza significa fermarsi, ma significa anche affermarsi. Tre ore di concerto ad alto voltaggio emotivo, diviso in 2 set con un breve intervallo di 5 minuti tra un tempo e l’altro. The God’s Room, Following a Bird, The Burned Room, The Building Room, The Smallest Room, The Waiting Room, The Breakfast Room, sono state delle gemme preziose regalate da Ezio Bosso a noi comuni mortali. La vita è una sfida, ed Ezio Bosso ci ha dato una grande lezione di vita, di coraggio e di crescita, ed ognuno di noi ha provato in questa magnifica serata delle emozioni indescrivibili, grazie alla sua musica penetrante e ricca di vibrazioni. Questa sera ho scoperto un grandissimo poeta e musicista con una forza e una sensibilità meravigliose. Un artista di gran classe, perfetto e penetrante come la sua musica, con un cuore infinitamente grande.
Emozione pura! Grazie di tutto Ezio, buona vita e buona musica…sempre!!!
Fabio Ferri (Spirit of the Night – Radio City Trieste)