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Alma OrzinuoviTRIESTE – Partita senza storia all’Alma Arena, dove Trieste fa valere l’impietosa differenza tecnica contro avversari volonterosi ma senza nessuna possibilità di fare risultato in trasferta davanti alla capolista, specie se quest’ultima sfodera una prestazione caratterizzata da notevole intensità difensiva e vena realizzativa.
La cronaca: le squadre partono entrambe ispirate in attacco, pochi tatticismi e tanta corsa. Trieste è più precisa, ed il secondo fallo (una consuetudine) di Fernandez dopo un minuto e mezzo non influisce sull’inerzia della partita.
Green torna ad essere l’atleta incontenibile che l’Alma Arena aveva potuto ammirare nella prima parte della stagione: finirà il primo tempo a 17 punti con 5 rimbalzi in poco più di 12 minuti giocati. Anche Bowers, dal canto suo, dimostra che la confidenza con il campo e con il canestro è ormai tornata quasi al top: un “acquisto” di fondamentale importanza per le prossime partite ed in chiave playoff.
Il divario nel punteggio, dopo le consuete rotazioni di coach Dalmasson, si amplia progressivamente: il 57-30 dopo 20 minuti appare come una sentenza sul match, anche perchè Orzinuovi sembra piuttosto sfiduciata.
Nel terzo quarto si innescano Baldasso e Loschi, e per gli ospiti è notte fonda. Il parziale si chiude sul 28-13 ed il divario sfiora i 50 punti.
Nella quarta frazione c’è tempo per la standing ovation a Javonte Green, autore di 27 punti in 22 minuti, per il commovente tributo al compianto Conrad McRae (di cui ricorreva il compleanno pochi giorni orsono), e per vedere in campo assieme a capitan Coronica anche i giovani De Angeli e Babich.
Ora l’Alma è attesa da due importanti quanto difficili trasferte in Emilia Romagna: domenica prossima a Forlì, in casa della terz’ultima in classifica (partita comunque da non sottovalutare) e successivamente ad Imola.
Ora il gioco si fa duro: le avversarie dirette non perdono un colpo e sono pronte ad approfittare di eventuali passi falsi di Trieste.

Francesco Freni per Radio City Trieste
Ogni lunedì dalle ore 18 “Sport In The City” su www.radiocitytrieste.it

OLYMPUS DIGITAL CAMERAIl Compleanno di RCT e dei suoi conduttori (siamo 42 !!!). Da quel 6 gennaio 2012 sono già passati sei anni, ma ci divertiamo come e più di allora!!! www.radiocitytrieste.it
Il link per le foto del di Radio City Trieste! Sei anni di voci, e amicizia! 

Alma Basket TriesteTRIESTE – Al’Alma Arena va in scena il big match fra prima e seconda in classifica, partita che pare fatta apposta per donare ai biancorossi la possibilità di riscattarsi davanti ai propri tifosi dopo la brutta sconfitta di Udine.
Inizio di match che pare, però, la fotocopia del derby: tanta intensità ma pochissima precisione sia in attacco, dove il solo Bowers costituisce una vera spina nel fianco della difesa marchigiana. Montegranaro, dal canto suo, sfrutta abilmente alcuni mismatch portando a concludere ripetutamente un ispirato Amoroso.
La prima frazione prosegue su binari di sostanziale equilibrio con piccoli break e controbreak immediati che portano le squadre a chiudere sul 18 pari dopo 10 minuti.
Il secondo quarto vede in campo per Trieste i suoi gregari di lusso: Baldasso, Prandin e Cittadini supportano un Daniele Cavaliero tornato autoritario ed ispirato, oltre che preciso da fuori. Montegranaro risponde colpo su colpo con la coppia Amoroso-Powell, incaricati da coach Ceccarelli di giocare spalle a canestro dove Trieste soffre di più.
I giuliani sembrano però aver fatto pace con il tiro da fuori, e riescono a finire il primo tempo avanti di 5 sul 40-35.
Il terzo quarto, come spesso accaduto in questa stagione, segna un deciso aumento dell’intensità difensiva dei padroni di casa, che lasciano a secco gli avversari per ben 4 minuti.
In attacco, Fernandez, Baldasso e Cavaliero mettono tiri fondamentali, che allargano progressivamente il divario portandolo per la prima volta in doppia cifra.
Sebbene Montegranaro dimostri da essere ben lontana dall’arrendersi, il 63-49 di fine frazione pare aver messo un divario di sicurezza fra le formazioni.
In avvio di ultimo quarto Montegranaro prova una partenza a razzo con grande aggressività difensiva per provare a ricucire il divario, ma Trieste controlla il risultato abbastanza agevolmente, arrivando anzi fino a 20 punti di vantaggio.
Ultimi minuti che servono esclusivamente per le statistiche, partita che si chiude sul +8 per la capolista, che ora ha in scia la sola Bologna, vittoriosa di uno in casa con Mantova fra mille polemiche.
Con questo risultato, si qualificano per le Final Eight di Coppa Italia, oltre a Trieste, anche la Fortitudo, la GSA Udine e Ravenna.
Triestini accoppiati nei quarti con la vecchia conoscenza Tortona.
Francesco Freni per Radio City Trieste
Ogni lunedì dalle 18 “Sport In The City” su www.radiocitytrieste.it

copertina 6 anni logo 01 copiaIl 6 gennaio, noi di Radio City Trieste, festeggeremo 6 anni di trasmissioni radiofoniche 😊, sei anni durante i quali non ci è mai mancato il TUO supporto, la TUA voce, la TUA presenza!
Grazie per averci sostenuto ma, soprattutto, grazie per esserti sintowebbizzato con noi, con la nostra musica e le nostre voci.
Speriamo di ritrovarti ancora, amica o amico, nel corso di questo nuovo anno appena iniziato, un anno ricco di speranze, di aspettative, di sogni.
Un anno dove, certamente, noi ci saremo ancora, per accompagnare con parole e musica, le tue giornate e le tue notti.
Fai festa con noi, allora, il 6 gennaio dalle ore 19 ! 😀
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Alma Basket TriesteUDINE – Seconda sconfitta nelle ultime tre gare per Trieste, che dà un doppio dispiacere ai propri tifosi (presenti in forze sugli spalti di un Carnera sold out) perdendo l’attesissimo derby regionale con una prestazione ampiamente sottotono.
Partenza ad handicap per l’Alma, che vede Green commettere il suo secondo fallo dopo neanche tre minuti di gioco. Pellegrino e Dykes da sotto per Udine, Prandin, Baldasso e Bowers per Trieste rispondono colpo su colpo, ed il primo quarto si chiude sul 17 pari.
La seconda frazione dona un basket piacevole, con gli ospiti che passano in vantaggio prima con Baldasso e successivamente con Loschi. Entra Fernandez dopo 12 minuti in panchina e mette un po’ di ordine agli attacchi triestini.
Gli ultimi due minuti sono però fatali ai biancorossi, che subiscono il break che si rivelerà decisivo: Diop è bravo a sfruttare gli scarichi, Dykes e Vandeman sono abili anche nel servire i compagni e Trieste è in rottura prolungata in attacco. Si va al riposo con Udine sul +11.
La terza frazione si apre con attacchi imprecisi per entrambe le formazioni, con Bowers e Da Ros piuttosto distratti sotto canestro nella propria area pitturata.
Udine, grazie soprattutto ad un atteggiamento difensivo un po’ superficiale degli avversari, torna senza brillare al massimo vantaggio di fine primo tempo.
Nell’ultima frazione di gioco le bombe di Fernandez e Loschi ridonano speranze di recupero a Trieste, che nonostante le numerose palle perse in attacco e i banali errori da sotto canestro riesce a riportarsi sul -4. Green è l’ombra di sè stesso, abulico e testardo nel tentare soluzioni improbabili.
Trieste spende il bonus e Udine gestisce bene gli ultimi due minuti senza dare mai l’impressione di perdere l’inerzia della partita, portando meritatamente a casa i due punti.
La percentuale imbarazzante da oltre l’arco, i 15 rimbalzi che Udine ha catturato più di Trieste, la giornata storta di Cavaliero e Green, alcune amnesie difensive di Bowers e Da Ros vanno dimenticate in fretta: domenica prossima arriva infatti all’Alma Arena un’altra inseguitrice, l’outsider Montegranaro.
Francesco Freni per Radio City Trieste
Ogni lunedì dalle 18 “Sport In The City” su www.radiocitytrieste.it

Triestina logoREGGIO EMILIA – La Triestina chiude l’anno con una sconfitta a Reggio Emilia: immeritata, ma pur sempre sconfitta, perchè i granata padroni di casa tirano in porta praticamente due volte e centrano altrettanti bersagli.
Un gran bel primo tempo della squadra di Sannino, scesa in campo con una difesa improvvistata, non basta: la Reggiana riesce a far muro a tutti i tentativi alabardati a cominciare da un diagonale di Aquadro, per continuare con due tentativi di Mensah cui risponde solo una punizione di Riverola.
Attorno alla mezz’ora, la Triestina sembra vicino a sbloccare la situazione con Petrella, messo giù dal portiere Facchin: l’arbitro indica il dischetto ma il suo collaboratore di linea segnala il fuorigioco dell’attaccante alabardato e tutto sfuma.
Un mani in area reggiana viene considerato involontario e, quando si pensa già all’intervallo, Cesarini inventa l’occasione giusta: servito al limite trova la conclusione che s’infila vicino al palo.
Nella ripresa la Triestina attacca a testa bassa: ci provano Arma, poi Porcari senza esito e la Reggiana colpisce ancora al 25′: Boco, in area piccola, colpisce di testa, Boccanera si supera e respinge, ma la palla torna a Bovo che, pur colpendo male, riesce a far ballonzolare la palla in fondo al sacco.
Non si da pace la Triestina: Altinier riesce a salvare sulla linea di porta, Codromaz non riesce a colpire bene di testa davanti alla porta, poi il portiere Facchin ferma un diagonale di Bracaletti.
Sannino regala dieci minuti al giovane Pastore, il risultato non cambia e la Triestina resta ferma a quota 25, al settimo posto.
Piū di venti giorni di pausa per riprendere fiato ed energie, recuperare gli infortunati e trovare magari qualche nuovo protagonista.
Si torna in campo il  20 gennaio, quando al “Nereo Rocco” sarà ospite il Ravenna.

Guerrino Bernardis per Radio City Trieste

Commenti e reazioni nel corso di SPORT IN THE CITY in onda dalle ore 18 di lunedì su www.radiocitytrieste.it

Alma Basket TriesteTRIESTE – L’Alma torna al successo, conquista la dodicesima vittoria stagionale e chiude il 2017 imbattuta in campionato sul proprio campo.
Rischio distrazione da derby unica incognita alla vigilia, troppa infatti la differenza tecnica fra le due formazioni per poter pronosticare una vittoria ospite. Trieste si presenza ancora senza Lollo Baldasso, alle prese con una fastidiosa lombalgia.
Inizio di match con le polveri bagnate su entrambi i lati del campo. Trieste e Piacenza litigano con il canestro e mostrano un po’ di approssimazione in qualche frangente.
Fernandez commette il suo secondo fallo dopo soli 5 minuti, e Trieste attinge alla sua sterminata panchina: le rotazioni di coach Dalmasson permettono la prima fuga giuliana proprio quando Piacenza prova a difendere a zona, che in più di un frangente aveva messo in difficoltà l’attacco triestino in passato.
Tre triple consecutive di Green, che chiuderà il primo tempo a 14 punti in poco più di 12 minuti sul parquet, abbattono le velleità di resistenza degli ospiti, con il divario che va progressivamente dilatandosi fino al +24 di fine frazione con una prestazione sopra le righe dei tiratori biancorossi: a fine partita saranno ben 13 le triple messe a segno su 26 tentativi.
Si riprende con Piacenza ormai scarica e Trieste a far rifiatare i big ruotando i suoi gregari di lusso: Coronica, Loschi, Prandin e Janelidze colpiscono a ripetizione e mantengono alta l’intensità difensiva nonostante il divario.
Bowers partita dopo partita mostra di essere vicino alla forma ottimale, e va a segno da sotto e da lontano con buone percentuali. C’è tempo anche per applaudire un’entrata sottomano del sedicenne Matteo Schina.
Si chiude sul 92-60 e naturalmente la testa va da subito alla prossima partita, l’attesissimo derby del 29 dicembre ad Udine.
Proprio la vittoria della squadra friulana su Montegranaro permette matematicamente a Trieste di presentarsi da prima alla Final Eight di Coppa Italia.
Francesco Freni per Radio City Trieste
Ogni lunedì dalle ore 18 “Sport In The City” su www.radiocitytrieste.it

Alma Basket TriesteVERONA – Ancora una volta, Verona porta amarezze a Trieste: s’interrompe a 11 la striscia vincente triestina, bruciata in volata dall’ultimo canestro in entrata di Greene, quasi omonimo del nostro Green, oggi peraltro un po’ in sordina.
Al via Verona sembra più in palla e si porta avanti ma Trieste, grazie ai canestri di Cavaliero e Da Ros resta in scia e chiude il quarto sotto di due 19-17.
Il secondo quarto parla decisamente scaligero: con il vantaggio che si dilata fino a sedici punti: finisce 45-29 con il solo Cavaliero all’altezza della situazione.
Al rientro dal riposo lungo Trieste sembra ritornata: Cavaliero e Fernandez riducono lo svantaggio, la difesa è aggressiva e i rimbalzi sono presi: con una tripla di Prandin arriva a colmare lo svantaggio sul 51-50.
Loschi e Green accelerano e Trieste passa a comandare fino a chiudere il terzo quarto avanti di cinque, 60-55. Verona reagisce orgogliosamente e torna a comandare (61-60) e a staccarsi mentre Trieste è in panne: Loschi, Da Ros e Bowers tengono Trieste in quota, Verona tenta ancora l’allungo ma l’orgoglio della squadra di Dalmasson riacchiappa, con un centro di Da Ros, i padroni di casa sul 79 pari ma, praticamente sulla sirena, l’entrata di Greene porta al successo la squadra di casa.
Striscia finita, prima sconfitta stagionale: non resta che la rivincita nel derby di fine anno a Udine.

Guerrino Bernardis per Radio City Trieste

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Ts Falpi1SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ancora una buona prestazione della Triestina che chiude in pareggio a San Benedetto, ma si mangia anche un po’ le dita per un paio di occasioni sciupate che avrebbero potuto cambiare direzione al confronto.
Quasi tutto nella prima parte di gara, disputata su un campo pesantissimo che, soprattutto nella ripresa, non ha mancato di condizionare il gioco e affaticare non poco gli uomini in campo.
Triestina subito pericolosa con un colpo di testa di Mensah su centro di Libutti e poi, subito in vantaggio. Libutti dalla fascia sinistra cambia gioco per Petrella, bravo a controllare ed offrire palla ad Arma che dai venti metri lascia partire un destro che il portiere di casa riesce solo a respingere. Mensah è il più veloce e di piatto sinistro mette in rete.
Potrebbe raddoppiare la squadra di Sannino quando Bracaletti, ancora una volta tra i migliori, inventa un pallonetto che fa fuori la linea difensiva di casa e offre a Libutti l’occasionissima. Il difensore controlla ma non benissimo e prova un pallonetto, dal limite dell’area piccola che finisce oltre il sette.
Tre minuti più tardi, pari dei padroni di casa: punizione da oltre trenta metri, sinistro di Tomi che prende un effetto che inganna Boccanera e lo supera.
Un brivido in area alabardata risolto da Hel Hasni chiude il tempo ed al ritorno in campo, l’altra occasionissima per gli alabardati.
Lancio in verticale dalle retrovie, pasticcia Miceli, Mensah può puntare l’area e, appena superato il limite, calcia in diagonale ma la palla esce, davvero di poco, oltre il palo lontano. Complice il campo pesante e la pioggia, diventa difficile giocare palla a terra: occasioni non se ne vedono proprio ed il pari non si sblocca.
Prossima giornata, prima di ritorno, Triestina ferma per il riposo: alabardati tornano in campo il 29 a Reggio Emilia, con calcio d’inizio alle 18,30.

Guerrino Bernardis per Radio City Trieste

Commenti e reazioni nel corso di SPORT IN THE CITY in onda dalle ore 18 di lunedì su www.radiocitytrieste.it

Alma Basket TriesteTRIESTE – E arriva il record: undici vittorie di fila, meglio della miglior Stefanel.
Jesi mette in difficoltà Trieste per due tempi, poi l’Alma torna in campo dopo il riposo con una carica devastante e i marchigiani devono alzare bandiera bianca.
Inizio sofferto dell’Alma che, dopo esser andata sul 7-0, si fa raggiungere e superare da Jesi.
Punteggio in altalena, il gioco triestino non scorre fluente e Jesi, molto aggressiva, non perde contatto, anzi va avanti e tiene a bada un’Alma insolitamente imprecisa nei giochi.
Allo scadere del primo quarto, comunque, una tripla di Da Ros impatta il punteggio a quota 24.
Secondo quarto confuso: molti gli errori sui due fronti; Bowers, Cavaliero e Janelizde portano l’Alma avanti di stretta misura con Jesi che non molla la presa.
Punteggio bassissimo, il quarto si chiude con un parziale di 11-9 e Trieste va al riposo lungo avanti di due, 35-33.Al rientro, l’Alma si trasforma e torna devastante: inizia Fernandez, poi Green e il vantaggio si dilata.
Jesi non riesce ad andare a segno mentre la squadra di Dalmasson ci va giù pesante con ritrovata precisone nelle conclusioni che mettono a segno Baldasso, Janelizde, Cavaliero e Fernandez fino alla tripla a fil di sirena di Loschi che fissa il punteggio sul 67-50.
Ultima frazione: Jesi va per prima a canestro ma poi, per sei minuti, resterà a guardare Trieste che spadroneggia e va avanti di ventinove punti prima di subire un canestro.
Finale in discesa che permette a Dalmasson di mandare in campo anche Schina e Milic.

Guerrino Bernardis per Radio City Trieste

Ogni lunedì dalle ore 18 “Sport in the City” su www.radiocitytrieste.it