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18-02-2018 21:17 TREVISO – Arriva la sesta sconfitta esterna consecutiva per Trieste, che se poteva essere messa in preventivo date le pesanti assenze con cui gli uomini di Dalmasson si sono presentati nella Marca e lo stato di forma stratosferica della formazione trevigiana, non poteva essere prevista così netta nelle dimensioni e nelle modalità.
La cronaca è impietosa per Trieste: dopo un avvio promettente, con gli ospiti avanti di 10 punti sul 4-14, è andato in scena un monologo assoluto dei biancoblù, che hanno dominato ogni singola situazione tattica, dalla difesa ad un attacco in cui sono riusciti a non forzare quasi mai le conclusioni, andando a segno con una continuità ed una facilità apparentemente irrisorie. Brown e Swan hanno inscenato un loro show personale, ben coadiuvati dai lunghi.
Il solo Laurence Bowers, in dubbio fino alla vigilia e con una caviglia ancora visibilmente acciaccata, oppone una qualche resistenza risultando anche efficace in attacco.
Il terzo quarto, tradizionalmente prolifico per i colori giuliani, stavolta si rivela un vero incubo, con una lunga serie di tiri sbagliati e palle perse che chiudono la sfida (peraltro virtualmente mai iniziata) con larghissimo anticipo.
Inizia domani una settimana cruciale in casa triestina, che dovrà ritrovare morale, convinzione e concentrazione, ma soprattutto reintegrare gli infortunati in vista di un rush finale con impegni sulla carta non irresistibili ma in cui non sono più ammessi errori: Bologna, con ogni probabilità nuova capolista, e soprattutto Treviso non sbagliano più, l’Alma ora da lepre deve reinventarsi abile cacciatrice.
La società ha ribadito in settimana la volontà di arrivare alla fine con gli stessi uomini, ma ora si pone, evidente, l’interrogativo sulla effettiva tenuta di una formazione che ai più appare carente sotto canestro.
Francesco Freni per Sport In The City
In onda ogni lunedì alle 18:00 su Radio City Trieste
17-02-2018 22:06 TRIESTE – Due vittorie consecutive per la Triestina: non era ancora successo in questa stagione ma finalmente gli alabardati dano un prezioso segno di continuità.
Dopo le dimissioni di Sannino, tocca a Nicola Princivalli che festeggia la sua prima panchina che conta con un bel successo che avrebbe meritato anche un risultato più rotondo.
Non è mancato anche il brivido di andar sotto: succede quasi subito, quando El Hasni, ritarda un rinvio, si avventura in un dribbling inutile, perde palla sull’attacco di Montella che va a completare l’opera con un preciso diagonale su Boccanera in uscita.
Gli alabardati soffrono e rischiano su un colpo di testa di Giorgione, solo soletto in area, che per fortuna esce. Bariti va in rete dopo un’azione di Mensah e conclusione di Bracaletti, ma l’arbitro ferma per fuori gioco.
Insistono gli alabardati e, a poco dal riposo, vengono premiati. Pizzul mette in mezzo e, dopo averlo tanto atteso, arriva il colpo di testa di Arma finalmente a segno.
Triestina avanti nella ripresa a caccia del raddoppio: Mensah è infermabile quando punta il fondo, ma Arma è appena in ritardo, con la porta completamente spalancata.
Il raddoppio al quarto d’ora: susseguirsi di calci dalla bandierina, finchè Libutti trova lo spiraglio giusto.
Insiste la formazione di Princivalli: un gran diagonale dal basso in alto di Porcari, una conclusione di Bracaletti a fil di palo ed ancora Mensah che offre, dopo il solito scatto bruciante, la palla per la conclusione del capitano che coglie il palo.
Il finale riserva ancora un brivido a Boccanera su un colpo di testa di Kouko che finice di pochissimo a lato ma gli alabardati finiscono tra gli applausi e Princivalli tra gli abbracci di tuto lo staff.
Guerrino Bernardis per Radio City Trieste
Commenti e reazioni nel corso di SPORT IN THE CITY in onda dalle ore 18 di lunedì su www.radiocitytrieste.it
11-02-2018 23:14 TRIESTE – Nella partita psicologicamente più difficile, dopo la sconfitta a Bologna, con la Fortitudo ora appaiata in vetta e con le assenze pesanti di Green e Da Ros, Trieste dà la più convincente delle risposte: con una prestazione gagliarda, un atteggiamento aggressivo e lucido nei 28 metri e grazie a protagonisti forse inaspettati l’ Alma travolge Ravenna conducendo la sfida dal primo all’ultimo minuto.
Primo quarto in cui i padroni di casa partono contratti e con Ravenna che si affida soprattutto a Rice, che Coronica (partito in quintetto) fa fatica a contenere.
E’ da subito, però, la giornata di Bowers e soprattutto di un Giga Janelidze a fare da secondo americano: entrambi puntuali sui raddoppi in difesa a presidio dell’area pitturata e precisi in attacco, producono il primo break, favorito anche da una tripla del capitano.La frazione si chiude sul +7 per Trieste.
Il secondo quarto è regno incontrastato di Janelidze, che colpisce a ripetizione da oltre l’arco (saranno 14 punti per lui a metà partita).
Trieste non soffre le continue rotazioni e scava un divario consistente (+15).
Nonostante un mini contro break degli ospiti, arrivato più sulle ali della reazione nervosa che sul piano tecnico, la capolista continua il suo inesorabile show da lontano.
Il primo tempo si chiude sul + 13 per Trieste (49-36).
Terzo quarto un po’ in sofferenza, complice il terzo fallo di Bowers, che viene prudentemente tolto da coach Dalmasson per preservarlo in vista del finale di partita.
Anche Fernandez, apparso sofferente ma stoicamente in campo, commette il suo terzo fallo e viene richiamato in panchina.
Ravenna, grazie quasi esclusivamente ai suoi americani, rientra in partita arrivando prima a -8, poi a -7, che sarà il distacco di fine terzo quarto.
Ultima frazione che si apre con il pesante terzo fallo di Rice e con la tripla del rientrato Fernandez, che taglia le gambe alle velleità di recupero ravvennate, spentosi definitivamente sul +8 per Trieste.
Salgono in cattedra Lollo Baldasso e Daniele Cavaliero che scavano un divario impossibile da colmare. Ultimi minuti in cui c’è tempo per la meritatissima standing ovation per Giga Janelidze (career high per lui, con 21 punti e percentuali stratosferiche sia da 2 che da 3 punti) e per due entrate di Matteo Schina.
Finisce con un +18 che rispecchia quanto visto in campo e restituisce al pubblico triestino la squadra brillante, divertente ed a tratti devastante ammirata nella prima metà del campionato.
Vincono anche Bologna e Treviso: c’è da scommetterci, assieme a Trieste saranno le protagoniste assolute fino alla fine della stagione.
Francesco Freni per Sport In The City
in onda ogni lunedì alle 18:00 su Radio City Trieste
11-02-2018 11:39 RENATE (MB) – Diciamo che era proprio ora: finalmente la Triestina raccoglie e torna al successo pieno, in una trasferta che certamente non si presentava facile, visto che i lombardi, sul loro terreno, avevano perso una sola volta e incassato solamente quattro reti.
Accade invece che la Triestina trovi il coraggio e la determinazione per fare la partita e si costruisca il risultato grazie ad un primo tempo molto positivo, giocato a buon ritmo, con la voglia di attaccare e con buona sicurezza in difesa dove Lambrughi e Coletti infondono tranquillità a tutti.
Ci provano presto Arma da lontano, poi Porcari dal limite, ancora Arma di testa e Coletti dalla lunga distanza e finalmente arriva il vantaggio.
Arma controlla in area e si fa da parte sull’inserimento di Bracaletti che con un gran destro infila la palla nell’angolino lontano.
Insistono gli alabardati e vanno al raddoppio su azione di calcio d’angolo che Bracaletti deposito sulla testa di Libutti che salta più in alto di tutti.
Il Renate reagisce con Palma, fuori, e Gomez che si divora un gol.
Nella ripresa i padroni di casa accorciano: punizione di Palma, Fietta tocca, De Micheli ha il tempo giusto dell’inserimento.
Renate accentua il ritmo ma la Triestina è ordinatissima, non soffre tantissimo e, nel recupero, trova il guizzo di Mensah che brucia il difensore e mette a segno il gol della sicurezza.
Bel passo avanti in classifica e sabato al Rocco arriva l’Albinoleffe.
Guerrino Bernardis per Radio City Trieste
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31-01-2018 14:47 Una “gustosa” anteprima questa sera, dalle ore 20 alle 21, del NUOVISSIMO programma che a breve partirà su Radio City Trieste.
Una chicca a completare, se mai ce ne fosse stato bisogno, il ricchissimo palinsesto dell’emittente che, con la sua programmazione “24 ore su 24”, con oltre 40 conduttori e più di 70 ore settimanali di dirette radiofoniche, accompagna le giornate e le nottate di un’ampio numero di affezionati ascoltatori.
Alla scoperta , allora, di questo nuovo programma radiofonico che, sicuramente, convoglierà ancora altri appassionati di buona musica, all’ascolto di una delle principali radio locali.
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29-01-2018 0:01 IMOLA – Seconda sconfitta consecutiva per la capolista Alma, che inciampa nuovamente sul campo di una formazione non certo trascendentale che l’ha messa in difficoltà più sul piano emotivo e dell’intensità che su quello tecnico.
Si apre così una mini crisi in casa biancorossa, alla vigilia di un ciclo di partite che dirà dove questa squadra potrà arrivare a fine stagione: dopo il match interno con Bergamo di domenica prossima, infatti, i giuliani andranno a Bologna, affronteranno in casa Ravenna, andranno a Treviso e sfideranno Mantova a Valmaura.
Da recuperare morale e voglia, in un periodo in cui si sono palesate pericolose pause sia in attacco che in difesa.
La cronaca della partita di Imola ricalca da vicino quella della trasferta di Forlì di domenica scorsa: triestini sempre a condurre, ma senza dare mai l’impressione di poter uccidere il match. Bowers, dopo un inizio poco preciso in attacco, aggiusta la mira e, per una volta, risulta fra i migliori dei suoi.
E’ Fernandez, però, ben coadiuvato da Baldasso, a mantenere alti i colpi in attacco in una giornata in cui Da Ros, utilizzato con minutaggio pesante da Dalmasson, litiga in ogni modo con il canestro.
Il terzo quarto stavolta è letale per Trieste, con l’americano Bell a centrare il bersaglio da ogni parte del campo. Imola arriva fino al +9 sul 69-60, ma Trieste, ancora una volta grazie al tandem Fernandez-Baldasso, riesce a rimontare ed addirittura a ritornare in vantaggio.
E’ ancora Bell a chiudere la partita con una tripla che manda in delirio i suoi tifosi, con la preghiera finale di Fernandez a stamparsi sul ferro.
Le avversarie più vicine, Udine esclusa, vincono tutte in modo convincente, accorciando la classifica e rimettendo tutto in gioco per la conquista del primo posto al termine della stagione regolare.
Francesco Freni per Sport In The City
In onda su Radio City Trieste ogni lunedì alle 18:00
28-01-2018 14:22 BOLZANO – A Bolzano va in onda il suicidio alabardato, a confermare l’ormai conclamata avversione degli uomini di Sannino per le trasferte che, all’inizio del campionato, sembravano l’arma vincente. Anche in Alto Adige la squadra alabardata comanda il gioco per gran parte della partita ma incorre in un paio d’incertezze determinanti sul risultato.
Di questo passo la classifica diventa, per la ressa che c’è dalle sue parti, un tantino pericolosa per l’obiettivo della società che, oggi, si fa un po’ più lontano.
E dire che al “Druso” le cose avrebbero potuto mettersi in discesa dopo pochi minuti quando Mensah rubava palla al limite dell’area e partiva verso il portiere avversario, lo saltava ma si allungava troppo lateralmente la palla e permetteva il recupero dei difensori.
Non andava meglio a Petrella che provava la girata finita alta e poi, alla mezz’ora, ad Arma, imbeccato da un lungo invito di Lambrughi, il cui colpo di testa era alzato sopra la traversa dal portiere Offredi. In conclusione di tempo, ancora Petrella: si accentra e con un sinistro a rientrare, incoccia il palo lontano.
Il Sud Tirol sembra stare a guardare ma, alla ripresa del gioco piazza il colpo: Gyasi s’infila nel centrocampo alabardato, lascia tutti indietro e, alle soglie dell’are, apre per Costantino che in diagonale brucia Miori: terza rete dell’attaccante alla Triestina, come in Coppa e all’andata.
Triestina subito in avanti, Petrella in mischia prova senza fortuna di testa ma ci vuole un intervento di Miori sui piedi di Costantino per impedire il raddoppio.
Arriva invece il pareggio per una trattenuta in area su Mensah: dal dischetto, proprio come all’andata, Bracaletti trasforma con un destro preciso a fil di palo.
La Triestina prova a vincere, il Sud Tirol si affida a qualche contropiede e, a poco dalla fine, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Bajc va per respingere con decisione, invece svirgola il pallone che si alza e conclude la parabola a fil di palo, con Miori che può solo guardare. Beffa crudele perchè almeno un punto ci stava comodamente.
Prossimo appuntamento, in notturna, lunedì prossimo al “Rocco” con il Mestre.
Guerrino Bernardis per Radio City Trieste
Commenti e reazioni nel corso di SPORT IN THE CITY in onda dalle ore 18 di lunedì su www.radiocitytrieste.it
22-01-2018 10:33 FORLI’ – Nuova sconfitta esterna per l’Alma, che esce a mani vuote dal Palafiera di Forlì dopo aver a lungo condotto una gara nervosa, caratterizzata da un metro arbitrale esageratamente fiscale e penalizzata da una prestazione sotto tono nei momenti topici di alcune delle sue pedine fondamentali.
Primo quarto piacevole con Green che si presenta con 3 schiacciate. Trieste senza Cittadini, e Forlì che sfrutta la superiorità fisica di Diliegro sotto canestro.
Coach Valli ordina la zona, ma Trieste, per una volta, non soffre in attacco: le bombe di Cavaliero permettono ai giuliani di chiudere la prima frazione avanti sul 25-23.
Nel secondo quarto entrano prepotentemente in azione i tre arbitri, che iniziano a fischiare a ripetizione ed a spezzettare il gioco.
Forlì continua a sfruttare l’ex triestino Diliegro in attacco, poco contrastato da Janelidze e Bowers, e difende a zona in modo aggressivo ed ordinato, tanto da costringere i triestini a prendere tiri fuori ritmo negli ultimi secondi a disposizione.
Jackson tiene i forlivesi attaccati al match, nonostante il terzo fallo commesso da Diliegro. Si va al riposo lungo sul 43-44.
Nel terzo quarto Trieste prova a fuggire: il vantaggio tocca 8, poi 10 punti, ma nessuno si illude che possa essere l’allungo decisivo, con le squadre sempre più falcidiate dai falli.
Trieste fa quanto possibile per riaprire la partita, perdendo banalmente alcuni palloni e difendendo in modo blando sui lunghi avversari.
Terzo quarto che si chiude comunque sul +8 per Trieste.
In apertura di quarta frazione Trieste perde uno spentissimo Bowers per falli, così come Forlì perde Castelli.
I fischietti continuano ad imperversare, la partita è un patchwork caratterizzato da continue gite in lunetta.
Un fallo tecnico alla panchina giuliana accende la rimonta forlivese, che non inverte più l’inerzia della partita: solo alcuni incredibili errori dei padroni di casa nell’ultimo minuto di gioco avrebbero potuto permettere a Trieste di rimettere in piedi un risultato ormai compromesso, ma la capolista manca la zampata finale ed i due punti rimangono in Romagna.
Domenica prossima nuova difficile trasferta ad Imola.
E’ ora che la banda di Dalmasson inverta la tendenza in trasferta, anche perchè la classifica, nonostante la concomitanza di alcuni risultati positivi (prima fra tutte la clamorosa sconfitta della Fortitudo) si sta facendo piuttosto corta ed affollata nelle posizioni che contano.
Francesco Freni per Radio City Trieste
21-01-2018 20:27 TRIESTE – Due punti buttati: è l’amaro responso del ritorno in campo nel 2018 per la Triestina che, nei minuti di recupero, si fa raggiungere dall’ospite Ravenna in una partita che ci riporta indietro nel tempo, all’inizio del campionato, quando gli alabardati riuscivano ad occupare bene il campo ma non trovavano lo spunto per far valere la supremazia territoriale.
E’ accaduto anche stavolta con la formazione di Sannino padrona del campo ma quasi mai pericolosa: manovra molto, troppo elaborata, poche verticalizzazioni, quasi nessun tiro in porta.
E’ la sintesi del primo tempo in cui sono gli ospiti a cercare qualche conclusione: Miori, chiamato al debutto per sotituire Boccanegra fermato dal male di stagione, si comporta più che bene.
Unico rammarico, un netto mani di Ronchi in area che l’arbitro Luciani giudica, dai gesti, involontario.
Nella ripresa, scampato un pericolo per un colpo di testa di Broso solo soletto in area, gli alabardati sembrano più decisi e a cavallo della mezz’ora passano: prima Bracaletti si vede respingere d’istinto da Venturi in angolo un tiro ravvicinato, poi arriva il gioco di prestigio in area di Petrella: punta la porta, dribbla stretto, vince un rimpallo, fa una piroetta e si trova solo davanti a Venturi che supera con un diagonale.
Sembra fatta ma l’assalto finale del Ravenna mette in crisi l’alabarda e, nel lungo recupero (fuori programma per un infortunio di uno spettatore che, per far intervenire i sanitari, tiene aperto un cancello della recinzione) arriva il pareggio. Cross in area, Marzeglia in area piccola spara a rete, Miori ribatte miracolosamente ma De Sena anticipa tutti e mette dentro.
Preoccupa la non gestione del risultato, l’affanno della difesa (in cui Lambrughi debutta bene come Miori), l’assenza di un vero faro a centrocampo e l’appannamento dell’attacco. Intanto sabato trasferta complicata a Bolzano, ospiti del Sud Tirol.
Guerrino Bernardis per Radio City Trieste
Commenti e reazioni nel corso di SPORT IN THE CITY in onda dalle ore 18 di lunedì su www.radiocitytrieste.it
16-01-2018 8:25
Ogni martedì dalle 4:00/6:00 pm sulla City , due ore con qualche canzone che mi piace ascoltare in compagnia di menti affini.
Vi aspetto. Diego
https://www.radiocitytrieste.it/
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