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JESI – Trieste torna sul luogo del delitto dopo tre settimane dalla debacle in Coppa Italia che le aveva fatto toccare l’apice della crisi di gioco e risultati.
Nella partita che poteva sancire la certezza quasi matematica del primo posto alla fine della stagione regolare, fallisce il colpo del KO e si arrende dopo due tempi supplementari al cospetto di una squadra con rotazioni limitate ma di alta qualità e due americani fra i migliori della categoria.
La partita scivola via su binari di sostanziale equilibrio, con Trieste a sfruttare il maggior peso e la migliore tecnica sotto canestro e Jesi a sfruttare gli esterni.
Primo quarto in cui si segna pochissimo, con le due squadre clamorosamente imprecise al tiro.
Percentuali che lentamente migliorano nel corso della seconda frazione, con l’Alma che vede rintuzzare ogni tentativo (blando) di fuga.
La zona match up provata dai padroni di casa nel terzo quarto non sortisce particolari effetti, soprattutto grazie alla vena realizzativa del tandem Da Ros-Green.
Trieste raggiunge lentamente i 7 e poi i 9 punti di vantaggio, ma Jesi non si scompone e risponde colpo su colpo.
I suoi americani si “accendono” improvvisamente ed il vantaggio esterno viene completamente azzerato dal 60-67 al 67 pari, complici anche un paio di improvvide e leziose quanto sterili giocate spettacolari in contropiede, peraltro fallite. Trieste ha comunque l’occasione di chiuderla al 40’ ma prima Javonte Green e poi Rinaldi per Jesi sbagliano il tiro della vittoria e si va all’overtime.
L’Alma parte bene con 5 punti di fila di Da Ros, ma Hasbrook e Green ormai sono “on fire” ed anche con un po’ di fortuna riprendono la capolista.
Al secondo overtime Trieste, pur partendo bene con Bowers si blocca completamente in attacco evidenziando i suoi atavici difetti nella gestione delle situazioni punto a punto.
Jesi indovina tiri impossibili e finisce con un insperato +7. Occasione gettata al vento da Trieste per godersi un finale di stagione regolare tranquillo, ma primato solitario conservato grazie alla pesante sconfitta di Bologna.
Classifica, però, ora molto più schiacciata al vertice con il prepotente rientro di Treviso e Montegranaro.

Francesco Freni per Sport in the City
in onda ogni lunedì alle 18:00 su Radio City Trieste

TERAMO – Se la “pareggite” della Triestina faceva storcere il viso a più d’uno, cosa dire adesso dopo la sconfitta di Teramo.
L’Unione è davvero in cattive acque e rischia di cancellare le non tantissime cose buone fatte con un’altra prestazione mediocre, contraddistinta dal solito svarione difensivo e dall’attacco – che stavolta aveva addirittura quattro pedine – sempre più in difficoltà.
Non è cambiato granchè rispetto le ultime prestazioni, a parte che nelle precedenti uscite almeno il punticino arrivava. Princivalli prova il modulo con due soli centrocampisti dietro a Mensah e Petrella larghi sulle fasce ed Arma e Pozzebon centrali.
Alla fine, ancora una volta al minimo le conclusioni verso la porta avversaria.
Insomma, un’altra partita ed un’altra prestazione da dimenticare: la situazione non è allegra e anche la griglia play-off comincia ad essere in pericolo.
Ora ci son due settimane di pausa per rigenerarsi grazie al turno di riposo che tocca agli alabardati: di tempo per riflettere e di tempo per recuperare gli infortunati.
Poi, alla ripresa, il derby con la capolista Padova.
Guerrino Bernardis per Radio City Trieste
Sport in the City ogni lunedì dalle 18 su www.radiocitytrieste.it

Triestina logoTRIESTE – Un rigore al 95′ salva da una mezza figuraccia la Triestina: il derby con il Pordenone è tutto meno che una bella partita che gli ospiti si son trovati ad un niente da vincere senza nemmeno troppo merito.
La squadra alabardata gioca di più nel primo tempo, s’imbatte in due pali, poi nella ripresa perde il filo del gioco e, una volta subito il gol dei neroverdi, va in netto affanno.
Stavolta la fortuna non gira la testa e rimette a posto il risultato grazie ad un atterramento di Codromaz che poi Arma, dal dischetto, trasfortma nel pareggio.
Prima frazione di gioco della Triestina: due volte Arma, Pozzebon, Meduri da lontano e ancora Pozzebon che, servito da Pizzul, entra in area e spara con palla deviata dal portiere che incoccia palo e traversa.
Una conclusione da lontano di Petrella e ancora Pozzebon che, in area, su cross di Arma, girta in porta: ancora palla sul palo.
Ripresa: un colpo di testa pordenonese provoca qualche brivido a Boccanera che, al quarto d’ora, si vede arrivare davani, servito da un’imboccata perfetta, Zammarini che non manca l’occasione.
Alabardati disorientati: tutti avanti ma sempre respinti: due tentativi di Petrella e di Porcari vengono neutralizzati e, proprio all’ultimo assalto, pallone in area, Codromaz controlla ma viene atterrato: rigore che Arma trasforma di forza e sospiro di sollievo generale.
Domenica, trasferta a Teramo, alla caccia di un successo dopo cinque pareggi consecutivi.

Guerrino Bernardis per Radio City Trieste

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Alma Basket TriesteTRIESTE – Il giorno dell’Allianz Wall porta in dono ai tifosi triestini una nuova consapevolezza: l’Alma è tornata.
L’impressione che la clamorosa debacle in Coppa Italia possa essere stata lo spartiacque della stagione si sta rivelando veritiera: dopo la vittoria esterna a Roseto, frutto di lavoro di squadra e grande volontà nel finale, oggi Trieste ritrova lucidità, intensità ed idee, ed annichilisce un avversario che alla vigilia poteva riservare qualche insidia.
Si parte, come consuetudine, ad handicap con la conferma di un Fernandez ancora fermo ai box.
Gli ospiti cominciano con la difesa a zona, ma la Trieste di oggi riesce a trovare soluzioni adeguate con Cavaliero da fuori e soprattutto con un ritrovato Cittadini, tornato in splendida forma. Buona la difesa dei lunghi triestini sull’MVP Mike Hall, che non riesce ad entrare in partita.
Il primo quarto si chiude comunque in sostanziale equilibrio sul 21-16, con ospiti sostenuti dalle conclusioni da fuori di Cortese.
Il secondo quarto è segnato dal rientro di Teo Da Ros, giocatore del quale l’Alma non può fare evidentemente a meno: il lungo milanese infila 8 punti di seguito imperversando sui 28 metri e consentendo il primo allungo di Trieste, che prende in mano l’inerzia del match senza più lasciarla.
Cittadini, dal canto suo, continua ad insegnare pallacanestro, e chiude la frazione a 12 punti. Il punteggio a metà gara dice già 40-29.
Il terzo quarto accende le polveri dei frombolieri triestini, con Ferrara che si blocca completamente in attacco.
Green, quando attacca sopra il canestro, non ha eguali, e viene puntualmente innescato dai compagni regalando spettacolo ai 6000 del Palatrieste prima con un alley up, poi con una rovesciata a due mani.
La frazione si chiude sul 70-48, e la gara si può considerare virtualmente chiusa. Il solo Hall, in casa estense, sfrutta la sua esperienza e la sua abilità per subire qualche fallo e poco più, ingaggiando una piacevole sfida tecnica personale con Teo Da Ros.
C’è il tempo per un altro affondo ad una mano in contropiede di Woo Green (che si merita la standing ovation finale) e la partita scivola via veloce, con difese ormai allentate, fino al 90-72 finale.
La sconfitta casalinga all’ora di pranzo di Bologna per mano di Treviso (ora vera mina vagante nei playoff) ridona a Trieste la vetta solitaria, posizione che aveva peraltro occupato per gran parte della stagione.
Ora la trasferta sul famigerato campo di Jesi potrà consolidare il grande momento della squadra e lanciarla definitivamente verso il primo posto finale in regular season.

Francesco Freni per Sport In The City
Ogni lunedì alle 18:00 su Radio City Trieste

Triestina logoSANTARCANGELO DI ROMAGNA – Ancora una volta, la Triestina delude: ottiene un punto sul campo del Santarcangelo, ma riesce a strapparlo dopo esser stata due volte in svantaggio, contro una squadra non certo trascendentale. Unica possibile scusante, le diverse assenze, da Coletti a Bariti,  che costringono Princivalli a presentare una formazione inedita in cui torna in difesa Aquaro e gioca in mediana Finazzi con l’attacco a due punte, Mensah-Pozzebon.
Inizio davvero difficile per la Triestina che, dopo un tentativo di Piccioni fermato da Boccanera, va sotto con una ribattuta di Briganti su tiro dalla distanza.
Alabardati in difficoltà, comunque ci provano Acquadro e Porcari ma senza risultati.
Petrella per Finazzi nella ripresa ed arriva subito il pari con un sinistro al volo di Mensah assistito da Petrella. Sembra il momento giusto per passare avanti, invece sono i padroni di casa ad approfittare ancora e vanno a segno con Piccioni che sfrutta l’indecisione della difesa rossoalabardata.
All’inseguimento di nuovo e il pari arriva grazie ad un’invenzione di Pozzebon da oltre 20 metri che sorprende il portiere avversario.
Ultimi assalti della squadra di Princivalli con Arma che viene fermato dalla traversa e con Mensah che manda di poco fuori.
Il risultato non cambia, con il tredicesimo pareggio si allunga la serie positiva ma la classifica non migliora: unica soddisfazione sono tornati i gol.
Ennesima verifica in casa mercoledì sera nel derby al Rocco con il Pordenone.

Guerrino Bernardis per Radio City Trieste

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Triestina logoTRIESTE – Gran pubblico al Rocco per la sfida con Vicenza, ma emozioni davvero al minimo.
Gli ospiti giocano meglio nel primo tempo, gli alabardati si rifanno nella ripresa ma di avvicinarsi alla porta nemmeno parlarne.
Se da un lato sono tre partite in cui la Triestina non subisce gol, dall’altro non va che sottolineato il momento davvero difficile dell’attacco che non riesce più a trovare quelle giocate che avevano fatto della linea avanzata alabardata la più redditizia del girone.
Il Vicenza di Nicola Zanini affronta la gara con molta decisione e la Triestina soffre, tanto da riuscire a indirizzare la palla verso la porta di Valentini solo in una occasione con Bracaletti, ma con poco successo. Non che i vicentini facciano meglio, però.
Si combatte molto, la partita è, come si dice, maschia e solo nella ripresa si vede più Triestina, peraltro sempre contenuta dalla difesa orobica che non le permette di tirare in porta. Ospiti bravi a conquistare qualche punizione dal limite, peraltro non sfruttata.
Finisce senza reti ed il prossimo turno vedrà gli alabardati in trasferta a Sant’Arcangelo di Romagna.

Guerrino Bernardis per Radio City Trieste

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Alma Basket TriesteROSETO DEGLI ABRUZZI – Dopo la pessima figura rimediata alla final eight di Coppa Italia e le infinite polemiche che ne sono seguite, al culmine di una crisi di risultati in trasferta che l’aveva fatta abdicare in testa alla classifica, Trieste giunge a Roseto davanti ad un bivio: vincere e convincere, gettandosi alle spalle fantasmi, paure ed incertezze, o sprofondare ulteriormente in una spirale dalla quale difficilmente si sarebbe rialzata.
I ragazzi di Dalmasson rispondono con una partita in cui, finalmente, riescono a reagire alle difficoltà mentali generate dal ritorno degli avversari (vero tallone d’Achille in trasferta dal dicembre scorso) e gestiscono abilmente in modo attento e preciso il finale punto a punto. Certo, l’avversaria non costituiva di certo un banco di prova fra i più impegnativi sulla carta: Roseto è ultima in classifica ma pur sempre alla disperata ricerca di punti per una salvezza ancora possibile.
La cronaca: in quintetto manca Fernandez, vittima di presumibile stiramento, abbonamento all’infermeria evidentemente ancora valido per i triestini. Buona partenza per la banda di Dalmasson, che oggi ha negli esterni il proprio punto di forza.
Prandin e Green rompono il ghiaccio, Bowers dispiega il suo infinito arsenale offensivo, l’Alma ne mette addirittura 28 in dieci minuti.
Nella seconda frazione, come prevedibile, Roseto abbozza una difesa a zona, ma Trieste continua a colpire dalla distanza. Il Cittadini di questo periodo è ancora in grado di insegnare pallacanestro sia in attacco che in difesa, gli ospiti volano sul +8 ma poi qualcosa si inceppa in attacco.
Roseto, grazie soprattutto al triestino Contento, molto preciso anche dalla lunetta, rientra in partita e si va al riposo sul 44-45.
Terza frazione in cui non cambia il leit motif odierno: due triple di Prandin e Bowers e 6 punti consecutivi di un ottimo Cittadini portano Trieste sul +10, ma come spesso accaduto nella stagione i biancorossi non riescono ad ammazzare il match. La terza frazione si chiude comunque sul +11 grazie ad una tripla siderale di Baldasso da quasi metà campo.
Ultimi 10 minuti in cui Roseto, più con la forza di volontà e complice una certa “mollezza” difensiva di Trieste, con un perentorio 7-0 si riporta sotto.
Finale drammatico, deciso dalla lunetta. Carlino riesce ad infilare una tripla da lontanissimo riportando i suoi in vantaggio ad un minuto dalla fine, gli ospiti rispondono con i liberi di Cavaliero, un tap in schiacciato di Bowers ed i liberi di Green, rivelatosi immarcabile dagli abruzzesi: finale gestito con oculatezza, due punti di importanza incalcolabile che riportano i giuliani in testa alla classifica grazie alla sconfitta al supplementare di Bologna a Ravenna, e che ridonano fiducia e serenità in vista della prossima, cruciale giornata di campionato (sono in programma Trieste-Ferrara e Bologna-Treviso)
Francesco Freni per Sport In The City
Ogni lunedì live alle 18:00 su Radio City Trieste

Triestina BassanoTRIESTE – Nulla a che fare con la Triestina di Fermo: quella vista al Rocco contro il Bassano era di tutt’altra pasta e spiace veramente non averla vista uscire dal campo con i tre punti. Deve accontentarsi di uno solamente, con l’aggiunta di qualche recriminazione più che giustificata, per aver fatto la partita, per aver costretto gli ospiti, che hanno un filotto positivo notevole oltre al secondo posto alle spalle del Padova, soprattutto a difendersi, spesso in maniera anche rude.
Peccato che agli alabardati manchi ancora una bella dose di cattiveria sotto porta: anche stavolta le occasioni sono state create ma è mancata forse la freddezza necessaria per trasformarle in gol.
Partita più equilibrata nel primo tempo perchè, ai tentativi di Pizzul da lontano, Coletti su punizione e Porcari, gli ospiti hanno almeno risposto con due conclusioni di Diop, la seconda di testa finita di poco alta sulla traversa.
Netto invece il predominio alabardato nel secondo tempo: debole una conclusione di Bracaletti, a lato una conclusione di Coletti su invito di Pizzul, poi uno stacco di testa di Arma finisce sul palo e Codromaz, servito da Bariti,  non riesce a dare la battuta vincente da pochi passi.
Belle alcune ripartenze, ma non altrettanto le conclusioni di Arma e Acquadro.
Insomma, il punto è davvero poco premio per la formazione di Princivalli che domenica sarà ancora al Rocco per ospitare, alle 20.30, il Vicenza.

Guerrino Bernardis per Radio City Trieste

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AlmaTRIESTE – L’Alma Arena si conferma un fortino inespugnabile: non c’è crisi che tenga, i ragazzi di Eugenio Dalmasson in casa ritrovano sempre gioco, convinzione e fiducia in sé stessi, superano qualsiasi ostacolo o momento difficile nell’arco della partita.
Primo quarto spettacolare con le due squadre molto precise al tiro, in particolare Fernandez, Cavaliero ed un redivivo Cittadini da una parte ed il solito spumeggiante Bobby Jones dall’altra.
Si rivede finalmente in campo Javonte Green, che dopo aver ripreso confidenza con il canestro con un paio di tiri liberi inscena il suo show personale fatto di palle recuperate, rimbalzi, tiri da fuori e schiacciate: l’americano metterà a segno 18 punti solo nel primo tempo. Prima frazione che si chiude 24-22.
Anche Bowers mette in campo la consueta sostanza sotto canestro, contrastando efficacemente un ottimo Candussi. All’intervallo lungo Trieste è avanti di 13, 52-39.
Il terzo quarto torna ad essere la frazione più consona ai triestini: Cavaliero e Cittadini insegnano pallacanestro, Mantova va in rottura prolungata e Trieste dilata il vantaggio fino a 20 punti con molti minuti concessi sul parquet a Matteo Schina.
La reazione di Mantova riduce lo svantaggio riportandolo ai 13 punti di fine primo tempo con ancora 10 minuti da giocare.
Nell’ultimo quarto il quintetto tutto italiano degli ospiti materializza un break importante, permettendo un rientro fino a -7 propiziato in particolare dalle ripetute bombe messe a segno da Francesco Candussi e Vencato. Trieste non perde la calma e controlla con esperienza negli ultimi minuti, territorio di caccia di Javonte Green. L’americano di Trieste chiuderà l’incontro con 26 punti e 32 di valutazione, ora è da riconquistare la continuità.
Monumentale partita di Cittadini, autore di 19 punti con ottime percentuali e strapotenza tecnica nell’area pitturata. In doppia cifra anche Fernandez, sempre lucido nei momenti decisivi, e Laurence Bowers che con il suo gioco “silenzioso” è capace di fare sempre la cosa giusta al momento giusto.
Trieste raggiunge in vetta Bologna, che recupererà in marzo la trasferta di Bergamo. Da segnalare che dopo 9 vittorie consecutive Treviso cade a Verona e saluta forse definitivamente le possibilità di finire in vetta la regular season. Ora il campionato si ferma per la coppa Italia, che partirà venerdì a Jesi. E’ probabile il rientro anche di Da Ros: una formazione al completo e la vittoria ritrovata potranno dare a Trieste la tranquillità necessaria per tornare ad essere l’arma letale di inizio stagione già a partire dalla competizione marchigiana.
Francesco Freni per Sport In The City
Ogni lunedì alle 18:00 su Radio City Trieste

Triestina logoFERMO – Allunga la serie la Triestina ma non fa vedere quello spirito dimostrato nelle due precedenti partite: sul campo della Fermana, squadra abbastanza modesta e prevedibile, gli alabardati mettono un punto in classifica senza rischiare assolutamente niente.
Peccato perchè, padrona del campo com’è stata per tutto l’arco della gara, la formazione di Princivalli avrebbe potuto incamerare l’intera posta con un po’ più di esuberanza in attacco.
Partita comunque priva di vere emozioni e con tiri in porta praticamente inesistenti. Nel primo tempo una conclusione debole di Arma ed un colpo di testa del gialloblù Petrucci sono le uniche due notazioni.
Nella ripresa, malgrado  sia praticamente padrona del campo fino alle soglie dell’area avversaria, la Triestina non riesce a creare le premesse per le conclusioni in porta, tanto che l’unico pallone indirizzato verso il portiere avversario è una punizione di Coletti dai trenta metri, pericolosa ma non tanto per sorprendere l’estremo difensore di casa.
Nulla di fatto, quindi e appuntaamento al “Nereo Rocco” fissato per venerdì prossimo (inizio 20.45 in diretta su Sportitalia) per ospitare il Bassano.

Guerrino Bernardis per Radio City Trieste

Commenti e reazioni nel corso di SPORT IN THE CITY in onda dalle ore 18 di lunedì su www.radiocitytrieste.it