TRIESTE – L’Alma torna al successo, conquista la dodicesima vittoria stagionale e chiude il 2017 imbattuta in campionato sul proprio campo.
Rischio distrazione da derby unica incognita alla vigilia, troppa infatti la differenza tecnica fra le due formazioni per poter pronosticare una vittoria ospite. Trieste si presenza ancora senza Lollo Baldasso, alle prese con una fastidiosa lombalgia.
Inizio di match con le polveri bagnate su entrambi i lati del campo. Trieste e Piacenza litigano con il canestro e mostrano un po’ di approssimazione in qualche frangente.
Fernandez commette il suo secondo fallo dopo soli 5 minuti, e Trieste attinge alla sua sterminata panchina: le rotazioni di coach Dalmasson permettono la prima fuga giuliana proprio quando Piacenza prova a difendere a zona, che in più di un frangente aveva messo in difficoltà l’attacco triestino in passato.
Tre triple consecutive di Green, che chiuderà il primo tempo a 14 punti in poco più di 12 minuti sul parquet, abbattono le velleità di resistenza degli ospiti, con il divario che va progressivamente dilatandosi fino al +24 di fine frazione con una prestazione sopra le righe dei tiratori biancorossi: a fine partita saranno ben 13 le triple messe a segno su 26 tentativi.
Si riprende con Piacenza ormai scarica e Trieste a far rifiatare i big ruotando i suoi gregari di lusso: Coronica, Loschi, Prandin e Janelidze colpiscono a ripetizione e mantengono alta l’intensità difensiva nonostante il divario.
Bowers partita dopo partita mostra di essere vicino alla forma ottimale, e va a segno da sotto e da lontano con buone percentuali. C’è tempo anche per applaudire un’entrata sottomano del sedicenne Matteo Schina.
Si chiude sul 92-60 e naturalmente la testa va da subito alla prossima partita, l’attesissimo derby del 29 dicembre ad Udine.
Proprio la vittoria della squadra friulana su Montegranaro permette matematicamente a Trieste di presentarsi da prima alla Final Eight di Coppa Italia.
Rischio distrazione da derby unica incognita alla vigilia, troppa infatti la differenza tecnica fra le due formazioni per poter pronosticare una vittoria ospite. Trieste si presenza ancora senza Lollo Baldasso, alle prese con una fastidiosa lombalgia.
Inizio di match con le polveri bagnate su entrambi i lati del campo. Trieste e Piacenza litigano con il canestro e mostrano un po’ di approssimazione in qualche frangente.
Fernandez commette il suo secondo fallo dopo soli 5 minuti, e Trieste attinge alla sua sterminata panchina: le rotazioni di coach Dalmasson permettono la prima fuga giuliana proprio quando Piacenza prova a difendere a zona, che in più di un frangente aveva messo in difficoltà l’attacco triestino in passato.
Tre triple consecutive di Green, che chiuderà il primo tempo a 14 punti in poco più di 12 minuti sul parquet, abbattono le velleità di resistenza degli ospiti, con il divario che va progressivamente dilatandosi fino al +24 di fine frazione con una prestazione sopra le righe dei tiratori biancorossi: a fine partita saranno ben 13 le triple messe a segno su 26 tentativi.
Si riprende con Piacenza ormai scarica e Trieste a far rifiatare i big ruotando i suoi gregari di lusso: Coronica, Loschi, Prandin e Janelidze colpiscono a ripetizione e mantengono alta l’intensità difensiva nonostante il divario.
Bowers partita dopo partita mostra di essere vicino alla forma ottimale, e va a segno da sotto e da lontano con buone percentuali. C’è tempo anche per applaudire un’entrata sottomano del sedicenne Matteo Schina.
Si chiude sul 92-60 e naturalmente la testa va da subito alla prossima partita, l’attesissimo derby del 29 dicembre ad Udine.
Proprio la vittoria della squadra friulana su Montegranaro permette matematicamente a Trieste di presentarsi da prima alla Final Eight di Coppa Italia.
Francesco Freni per Radio City Trieste
Ogni lunedì dalle ore 18 “Sport In The City” su www.radiocitytrieste.it