TRIESTE – Teatro pieno e pubblico molto eterogeneo per il concerto di Ermal Meta al Rossetti di Trieste.
Apre lo spettacolo il giovane e promettente Pierfrancesco Cordio, cantautore siciliano, con quattro brani incluso “La nostra vita”, presentato al Festival Sanremo Giovani 2019 e scritto con l’aiuto dello stesso Ermal Meta. Cordio chiude tra gli applausi e dà spazio a Ermal che inizia al pianoforte per poi passare alle chitarre semi elettriche.
Il cantautore si rivela un ottimo interprete sfoderando una voce bella, potente e ricca di sfumature, completata da un meraviglioso e invidiabile falsetto che riesce a dare coloriture molto particolari ed efficaci in alcuni dei pezzi presentati.
Il repertorio selezionato spazia tra il presente e il passato offrendo i brani più celebri, qualche pezzo scritto per la sua band precedente “La fame di Camilla”, e alcune suggestive cover.
La scrittura musicale delle composizioni è semplice, ma estremamente valida, eseguita per l’occasione con gli arrangiamenti del GnuQuartet (Raffaele Rebaudengo alla viola, Francesca Rapetti al flauto traverso, Roberto Izzo al violino e Stefano Cabrera al violoncello e al pianoforte) che ha accompagnato Ermal per tutto il concerto arricchendo la melodia delle sue canzoni di sfumature classiche senza però snaturarne il senso originale. Testi molto intelligenti che parlano d’amore, ma anche di temi scottanti quali ad esempio la violenza domestica e il terrorismo.
Brevi aneddoti e scambio di battute con gli spettatori rendono l’interazione sempre viva e costante durante tutto lo spettacolo.
Scenografia essenziale per due ore di grande spettacolo e quattro bis concessi per la gioia dal partecipativo pubblico.
L’omaggio finale a Domenico Modugno con una cover di “Amara terra mia” è stato molto, molto apprezzato ed emozionante.
Un evento da ricordare nella nostra città, organizzato da Azalea Promotion in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia e Il Rossetti.
Per Radio City Trieste, Michele Marolla
Foto Manuel Demori