TRIESTE – Una “due giorni” che ha fatto di Trieste, e la sua splendida Piazza dell’Unità, il centro della musica rock perlomeno a livello europeo.
Zenit srl e Azalea Promotion, in collaborazione con il Comune di Trieste, hanno portato nella nostra città artisti che, alla faccia dell’età anagrafica, hanno incantato le migliaia di fans accorsi da ogni dove per gustare e vivere con il giusto spirito rock’n’roll dei concerti straordinari e, forse, difficilmente rivedibili.
Iron Maiden: quì le parole non basterebbero per descrivere la professionalità, esperienza, mestiere e divertimento che i “ragazzotti” inglesi riescono ancora a portare sul palco.
Probabilmente è corretta la definizione data da un fan al termine della loro performance: “La più grande live band del mondo, punto!”.
Tour, questo “Legacy of the beast”, che propone una scaletta con tutti i classici (a parte Wasted years) che i fan amano e “vivono”, specialmente nel pit, come non ci fosse un domani.
Ma vista la linfa vitale che ancora pervade tutti i membri della band, nessuno escluso, possiamo credere che un ipotetico farewell tour sia ancora lontano.
Trieste ultima data di questo tour estivo ma, nelle parole del frontman Bruce Dickinson e nel tweet della band, un ringraziamento e una “quasi” promessa: “Thank you, Trieste.. what an amazing place to have a show! Until next time!”
Steven Tyler: vero “animale” da palcoscenico, 70 anni e non sentirli, icona rock a livello planetario! Tutto questo, però, forse non basta a giustificare un ritardo sull’inizio della sua performance, che si è avvicinato all’ora. Da dire, a sua discolpa, che girano voci su dei problemi tecnici che hanno fatto slittare l’inizio dello show, anche con suo tangibile disappunto.
Al di là di questi problemi e di un paio di brani per “scaldare” la voce, lo spettacolo portato sul palco da Stefano Tallarico (ha scherzato pure lui sulla sua origine calabrese e sul suo nome) è stato coinvolgente, ricco di brani storici degli Aerosmith, ma anche di versioni “cover” di brani dei Beatles e Led Zeppelin (I’m down, Come together e Whole Lotta Love) o interpretati da miti del passato come Janis Joplin (Mercedes Benz e Piece of my heart).
Band non al suo (ancora altissimo) livello, specialmente sui brani ex-Aerosmith, ma con alcune individualità apprezzabili (batterista e armonicista in primis).
Due eventi che lasciano, quindi, un segnale molto positivo sia sulla potenzialità di Trieste come polo attrattivo per eventi legati al rock, con relative e non disprezzabili ricadute commerciali ed economiche sul territorio che, nuovamente, sul pregiudizio sbagliato che “il popolo del rock” sia formato da persone incivili, rissose, drogate e cattive. La riprova è stata data anche stavolta! Rock On!
Andrea “Mr. Rock” Sivini per Radio City Trieste
Foto Simone Di Luca