E così, per la prima volta, Alessandro Mannarino è passato per Trieste. Un evento atteso sia da fan, sia da artisti della scena musicale locale, che non è stato difficile individuare tra il pubblico nonostante la consistente affluenza. E non c’è neppure di che sorprendersi di tutto questo, dato che il protagonista della serata finalmente si è esibito in questa città che per troppo tempo è rimasta fuori dei suoi itinerari.
Ghiotta occasione quindi per tutti per poter assistere al concerto di una delle figure più interessanti tra i cantautori italiani attualmente sulla scena nazionale. Ma quanto tempo è passato dalle sue prima apparizioni e da quei primi passaggi in radio quando si faceva conoscere con Elisir d’Amor che purtroppo non è stata inclusa nella scaletta dei brani?
Forse la maturità artistica per Mannarino non è ancora arrivata, ma penso non sarà tanto distante. Ritengo sia solo questione di tempo, e l’ultimo lavoro Apriti Cielo dal quale sono stati suonati svariati brani durante la serata, e l’impostazione concettuale di questo tour L’Impero crollerà, ne sono la conferma.Durante le due ore intense di spettacolo Mannarino ha ripercorso la sua carriera e stregato il pubblico mediante le storie narranti di personaggi e situazioni che ben si sono incastonate con l’allestimento di scene e luci, ricreando situazioni e atmosfere assaporate con l’ascolto dei dischi e per questa occasione musicate da otto elementi presenti sul palcoscenico, tra i quali si sono potuti notare gli ottimi fiati (sassofoni e flauti) di Renato Vecchio, le belle percussioni di Daniele Leucci e la coinvolgente ed evocativa voce della brava Lavinia Mancusi, anche al violino e percussioni.
Il pubblico scalpita sia in platea che sugli spalti, non vede l’ora di potersi scatenare, e così sulle note di Animali, quando dal palco giunge l’invito ad alzarsi, la gente non si fa pregare e dà vita alla festa sino alla fine riempiendo la sala di ovazioni.
Non poteva andare meglio questo debutto regionale di Mannarino andato in scena al Teatro Politeama Rossetti di Trieste, organizzato assieme a Vivo Concerti e VignaPr. Una “prima” cittadina che ha lasciato il segno. E la sete di altri spettacoli di Mannarino si sta già facendo sentire.

 

di Cristiano Pellizzaro per Radio City Trieste

foto di Simone Di Luca