A cura di Cristiano Pellizzaro www.facebook.com/latanadeigechi
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Anche nel mese di agosto Parola di Geco vi tiene compagnia e pensa a trovare per voi qualcosa di interessante per il periodo delle vacanze, decidendo di aprire questo appuntamento con la tecnologia e un argomento che ha stuzzicato la mia curiosità. Gli amanti e gli esperti del settore forse mi diranno di aver scoperto l’acqua calda, ma Reactable mi ha lasciato a bocca aperta e con tanta voglia di saperne di più sul suo conto. In rete non vi sarà difficile trovare delle informazioni interessanti a riguardo. Diversi video su Youtube vi faranno capire di cosa sto parlando e come funziona Reactable che a prima vista potrebbe sembrare un vivace gioco da tavolo. Sì ci si diverte, ma rimane comunque uno strumento per fare musica.
Chissà in quanti di voi saranno in possesso di un account su Youtube o altri servizi simili, e chissà quante volte avrete caricato un filmato fatto da voi ad un concerto. Ora però sarei curioso di sapere a quanti di voi almeno una volta uno di questi filmati è stato bloccato perché non autorizzato. Ci sono dei servizi appositi per questo tipo di cose, per scovare immagini, musica e video coperti da diritti di autore. Uno dei primi e dei più noti per questo tipo di servizi è stato Web Sheriff, creato appositamente per questo genere di cose. Il guardiano dei diritti d’autore in rete, sta dando noie alla gente mentre il portafogli del suo ideatore John Giacobbi si riempie. Sì, perché sono moltissimi gli artisti e non solo, che si sono rivolti a lui per stanare i “pirati”della loro immagine e delle loro creazioni. Il servizio funziona così: l’artista assolda lo sceriffo che scova il materiale, entra nell’account, blocca il file, e il sito dove era stato postato invia una mail di avvenuta rimozione al trasgressore, completa di elenco dei rischi penali ai quali vai incontro. www.websheriff.com, e mi viene in mente una canzone di un pochi di anni fa…I shot the sheriff…
Facciamo adesso un viaggio a Stoccolma capitale della Svezia. Nel quartiere di Ostermalm, al numero 2 di Sibyllegatan si trova il Museo della Musica e del Teatro (Musikochteatermuseet.se). Qui la regola del “guardare ma non toccare”, vale solo in alcuni casi. Gran parte degli strumenti è a completa disposizione dei visitatori assieme a diverse postazioni d’ascolto; strumenti etnici, classici, moderni, Rock e multimediali. Alcuni di questi realizzati con oggetti impensabili o riciclati, che assemblati formano curiosi strumenti dalle forme improbabili. Il rinnovamento di alcuni anni fa prevedeva il trasloco dei locali dedicati al Rock scandinavo, in altra sede definitiva sempre a Stoccolma per la creazione della Music Hall of Fame della Svezia, terzo esportatore di musica al mondo. Una galleria apposita adesso raccoglie cimeli e documenti delle numerose star vichinghe che hanno invaso il pianeta. Ovviamente non poteva mancare una sezione tutta dedicata alla band più popolare della Scandinavia, gli Abba (www.abbathemuseum.com).
Giunti in chiusura anche questa volta, l’ultimo argomento di questo mese riprende quanto vi avevo accennato l’altra puntata al termine della terza parte de I Signori della dancefloor, ovvero il format televisivo BalconyTV. Di che cosa stiamo parlando lo scoprirete visitando il sito www.balconytv.com. Tutto è nato da un’idea partita da Dublino in Irlanda nel 2006, e da allora il mondo intero è stato contagiato. Numerosi staff formati appositamente in diverse città di moltissimi paesi, hanno scelto di aggregarsi a questo progetto che ha lo scopo di dare visibilità ai talenti locali mediante interviste ed esibizioni live che si svolgono proprio sui balconi cittadini con la vista più bella. Il tutto viene ripreso proprio come una partecipazione ad un programma televisivo e mandato in onda a puntate sul sito ufficiale. Cercate dunque balconytv.com e gustatevi quanto già prodotto dalla squadra della nostra città. Ma l’invito a scartabellare quanto in archivio vale anche per le produzioni delle altre città del mondo che fanno parte di questa famiglia.